20 ottobre: Nazionalizzare è meglio che curare!

Sabato 20 ottobre, un ampio arco di forze sindacali, sociali, politiche, con in testa l’Unione Sindacale di Base, scenderà in piazza a Roma per rivendicare lo stop alle privatizzazioni e la nazionalizzazione delle imprese e dei servizi strategici.

Da molti, troppi anni, si è fatta strada e consolidata l’idea secondo cui la privatizzazione dei servizi sarebbe garanzia di efficienza e la nazionalizzazione, al contrario, una utopia irrealizzabile. Gli effetti della cessione ai privati delle aziende pubbliche sono però sotto gli occhi di tutti. Il crollo del ponte Morandi di Genova è solo l’ultima terribile immagine che riassume il senso e gli effetti dei processi di privatizzazione che intendiamo combattere.

Anche il settore Istruzione è stato investito da un’ondata analoga. Esiste un imperativo dominante, un filo rosso che lega le ultime riforme della scuola, dalla legge sull’autonomia scolastica alla legge 107: l’aziendalizzazione, la burocratizzazione e  la privatizzazione della scuola pubblica statale. I governi italiani hanno in questo supinamente recepito le direttive dell’Unione europea, da decenni interessata alla diffusione capillare della cultura di impresa e di mercato nei sistemi di istruzione e formazione. Tale processo ha investito tanto i lavoratori, quanto gli studenti e le studentesse. I primi hanno dovuto subire la graduale trasformazione di un sistema sempre meno indirizzato alla formazione di coscienze critiche, libere e alla costruzione di una comunità democratica ed egualitaria e sempre più simile a una fabbrica vincolata e subordinata alla logica del profitto; i secondi soffocati da una didattica sempre più interessata all’acquisizione di competenze funzionali al mercato del lavoro e alla logica di impresa. L’Alternanza scuola lavoro riassume l’essenza stessa di tale ondata.

È arrivato il momento di dire basta e di riappropriarci di tutto ciò di cui ci hanno privato ed è per questo che il 20 ottobre anche la Scuola scenderà in piazza a Roma a partire dalle ore 14:00 da piazza della Repubblica.

Nazionalizzare è meglio che curare!