UN CONCORSO PER DIRIGENTI SCOLASTICI PIU’ EQUO E DISTESO

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UN CONCORSO PER DIRIGENTI SCOLASTICI PIU’ EQUO E DISTESO

 

Concluso il primo tempo della prova scritta del concorso nazionale per dirigenti scolastici continuiamo a ricevere segnalazioni dai candidati circa difformi comportamenti tenuti ,dalle diverse commissioni di vigilanza, fra una sede e un’altra e fra una Regione e un’altra.

In alcune Regioni i corsisti hanno potuto usare tranquillamente i codici normativi che avevano portato con sé completi di DM, DI e DPCM. Altri invece, come i candidati piemontesi , umbri, siciliani, hanno dovuto pinzare o strappare pagine dei testi legislativi o consegnarli alla commissione senza più poterli consultare, facendo perdere tempo e concentrazione ai candidati: in alcuni casi la prova è iniziata con quasi due ore di ritardo. Una situazione che ha creato enorme confusione e agitazione nelle persone, proprio nei minuti precedenti la prova scritta che richiedeva capacità di gestione simultanea del tempo, della concentrazione mentale, della calma oltre ovviamente alle competenze culturali previste.

Si tratta di fatti gravi in un contesto di graduatoria nazionale che rischiano di portare nuovi ricorsi e rallentamenti con seri rischi per l’effettiva immissione in ruolo dei vincitori entro l’anno scolastico 2019/20.

Le numerose lamentele ci hanno segnalato anche che in molti casi i computer utilizzati, spesso obsoleti, non erano in condizioni perfette: tastiere parzialmente fuori uso, linee che funzionavano ad intermittenza.

A tutto ciò , quando la tecnologia ha funzionato, tutti i candidati hanno evidenziato una mancanza di tempo che non ha permesso loro la possibilità di riflettere, di rileggere , con l’immagine della clessidra che segnava lo scorrere inevitabile del tempo, creando ansia e panico.

La sinteticità è campo fertile dell’intelligenza pragmatica, ma è deserto per l’intelligenza empatica, che i maggiori studiosi pongono a base della leadership dei dirigenti scolastici. E quest’ultima nei quiz a risposta aperta non alberga.

 

Pertanto riteniamo indispensabile rivedere questo sistema di reclutamento con una prova scritta meno stressante, più equa, che affida la selezione dei candidati, più al fattore tempo che non alla necessaria riflessione di messa a frutto dell’impegno di studio profuso.

Per questa ragione chiediamo al Ministero di riesaminare tutta la procedura concorsuale che non può e non deve assomigliare ad una gimkana ad ostacoli che, certamente, non garantisce la selezione dei migliori futuri dirigenti scolastici. Inoltre, la nomina dei commissari sia di vigilanza che esaminatori, venga preceduta da una formazione adeguata, come avviene ormai in ogni grande organizzazione di reclutamento di personale da destinare ad incarichi apicali.

 

 

DIPARTIMENTO DIRIGENTI SCOLASTICI UIL SCUOLA RUA