Autismo

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Redattore Sociale del 13-11-2018

Autismo, il pediatra: disturbi del neuro-sviluppo aumentati nel mondo

NAPOLI. “I disturbi dello spettro autistico, e in generale i disturbi del neuro-sviluppo, stanno aumentando in tutto il mondo”. Così alla Dire il pediatra Ernesto Burgio a margine del convegno “Disturbi dello spettro autistico” di Caserta.
“Per alcuni anni – spiega l’esperto di epigenetica – ci si chiedeva se fosse un aumento di diagnosi, ormai siamo tutti consapevoli che si tratta di un aumento reale”. Il pediatra palermitano si chiede “cosa disturba nel momento più importante della loro vita questi bambini che stanno venendo al mondo, perché si può dire che tutto comincia in età fetale”.

La risposta risiede in molteplici fattori: “Lo stress materno-fetale, gli inquinanti, la prematurità e tutta una serie di sostanze contenute nella catena alimentare disturbano il modo in cui si sviluppano il sistema nervoso centrale e periferico”, chiarisce Burgio. “Bisogna fare in fretta- avverte il pediatra- bisogna fare prevenzione primaria, bisogna ridurre l’esposizione materno-fetale. I pediatri, i neonatologi e anche i ginecologi avranno un ruolo fondamentale in tutto questo”. (DIRE)


Redattore Sociale del 13-11-2018

Autismo, medicina personalizzata da uno studio sul microbiota intestinale

NAPOLI. “Quale apporto può dare la metabolomica, una nuova tecnologia figlia della genomica, della trascrittomica e della proteomica, a questo importante problema clinico che rappresenta un grande enigma?”. Parte da questo interrogativo il pediatra Vassilios Fanos, nel presentare il suo intervento al convegno “Disturbi dello spettro autistico” a Caserta, in una intervista della Dire.
“I nostri studi- spiega Fanos – sottolineano l’importanza delle problematiche gastrointestinali presenti nel bambino autistico e delle problematiche che riguardano la produzione di energia. Si tratta di un coinvolgimento dei mitocondri e un ruolo particolare è svolto dal microbiota intestinale. Quest’organo a noi sconosciuto- prosegue il medico- pesa circa 1,5 kg ed è popolato da batteri che hanno una forte influenza sugli organi del nostro organismo, in particolare sul cervello”.
Il pediatra aggiunge: “Noi possiamo cercare di cambiare questo microbiota per migliorare la condizione del bambino autistico nelle sue diverse espressioni cliniche. Possiamo cercare di cambiare il microbiota con i probiotici, simbiotici, postbiotici e stiamo studiando anche il trapianto delle feci”.
La cosa “importante”, conclude Fanos, “è che si potranno vedere le caratteristiche proprie di ogni singolo bambino con disturbi dello spettro autistico, che differisce da tutti gli altri. In questo modo potremo anche arrivare ad una medicina personalizzata, sartoriale e di precisione”. (DIRE)