Una situazione di stallo inaccettabile che va velocemente superata

Una situazione di stallo inaccettabile che va velocemente superata

In sede ARAN si è svolto il previsto incontro per il contratto della dirigenza di comparto Scuola Università e Ricerca. Secondo la previsione la riunione avrebbe dovuto essere dedicata alla parte economica del contratto, definendo la struttura della retribuzione, la quantità delle risorse disponibili per il rinnovo contrattuale.

Così non è stato, visto che non si è potuto sciogliere la riserva rispetto ai tempi di erogazione e all’allineamento retributivo, definendo le relative decorrenze:

a) quando le risorse entreranno nel Fondo Unico Nazionale,

b) le decorrenze relative all’aumento della retribuzione.

Il Miur, pur avendo calcolato il Fondo Unico Nazionale per l’anno 2017/18, non ha ricevuto la relativa certificazione dall’Ufficio di Bilancio del Mef, pertanto vista la difficoltà ad effettuare la mappatura finanziaria, la seduta è stata dedicata alla responsabilità disciplinare del dirigente scolastico.

La Uil Scuola, pur apprezzando il superamento della iniziale rigidità del testo fornito dall’Aran, ha preso atto delle timide e parziali aperture rispetto alla   proposte avanzate, ma lamenta che il testo sia ancora improntato ad un’eccessiva chiusura e severità che non riconosce ruolo e diritti del dirigente scolastico.

Al termine dell’incontro la parte sindacale presente ha espresso il disappunto per la mancata certificazione delle risorse relative al FUN 2017/2018, uno dei presupposti indispensabili per la chiusura positiva della trattativa. La parte sindacale ha chiesto che tale incertezza sia rimossa entro il 13 dicembre, data del prossimo incontro.

Il contratto, oltre alla parte economica, dovrà delineare tutele e garanzie, precisando il ruolo e il profilo del dirigente scolastico. Presupposti imprescindibili per firmare un contratto fermo da quasi dieci anni.

Si tratta, insomma di utilizzare l’art. 2 comma 2 del Decreto legislativo n. 165/2001 che consente di disapplicare norme di legge e regolamenti, attraverso la stipula del CCNL in discussione.

Per questi motivi la UIL Scuola chiede di utilizzare quella che è la forma più rapida e flessibile per modificare  norme che per loro natura sono rigide e non si adattano alla realtà scolastica, norme che hanno visto negli ultimi anni, un dirigente scolastico isolato e soccombente, sotto il peso di responsabilità, anche improprie come l’ultima dell’articolo 39 del Nuovo Regolamento di Contabilità, mette in evidente attualità.