Toccafondi: “Il governo vuole abolire l’Alternanza”

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da La Tecnica della Scuola

Toccafondi: “Il governo vuole abolire l’Alternanza”
Di Pasquale Almirante

Il deputato di Civica Popolare ed ex sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi, ha dichiarato: “Federmeccanica e tutta Italia ha capito benissimo la scelta del Governo sull’alternanza: la volete abolire. L’avete scritto nel cosiddetto “contratto di governo”, avete tolto alle scuole 56 milioni di euro destinati all’alternanza, avete più che dimezzato le ore destinate all’alternanza, avete tolto la possibilità per i ragazzi di portare una relazione durante l’esame di stato ed infine gli avete cambiato nome, adesso si chiama “orientamento”. Come si fa a non capire chiaramente che la volete abolire?”

“Siamo adesso al paradosso che negli alberghieri o agrari si faranno 180 ore nel triennio ovvero una settimana di alternanza l’anno mentre nei tecnici, scuole a contatto con il mondo del lavoro, 150 ore e infine nei licei 90 ore. Siete ancora in tempo – conclude Toccafondi – restituite le risorse alle scuole e aumentate le ore di alternanza. Altrimenti sarete ricordati come coloro che hanno inserito il reddito di cittadinanza e abolito i percorsi che aiutano ad avere le competenze per trovare lavoro.”

“Netta contrarietà delle Regioni rispetto alla riduzione del monte ore minimo dei percorsi di alternanza scuola lavoro e dei finanziamenti dedicati”.

Anche Cristina Grieco, Assessore della regione Toscana e coordinatrice della commissione Istruzione e Lavoro della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, contraria alla riduzione di ore di alternanza: “le Regioni hanno espresso in modo unanime tale contrarietà. Un orientamento maturato anche per la positiva esperienza nei territori, e dei risultati in termini di ricaduta sugli apprendimenti e per la soddisfazione dei vari attori coinvolti”. 

“Le Regioni ritengono che sia importante puntare ad innalzare la qualità dei percorsi di alternanza scuola -lavoro. E’ naturalmente opportuno intervenire sulle criticità, ma certamente non è il taglio di ore e finanziamenti lo strumento adeguato”.