Telecamere nella scuola dell’Infanzia: la stima dei costi

da Tuttoscuola

L’installazione degli impianti di videosorveglianza nelle scuole dell’infanzia comportano costi non indifferenti, in considerazione anche del fatto che, in base a quanto previsto dalla proposta di legge, devono prevedere la conservazione delle registrazioni per sei mesi, anziché a tempo dopo circa due/tre giorni.

Il costo medio di un impianto, IVA compresa, si aggira sui 2.500 euro, a cui vanno aggiunti 200 euro per altre eventuali telecamere per ciascuna sezione di scuola.

Le scuole statali dell’infanzia sono attualmente 13.124.

Per installare in tutte l’impianto di videosorveglianza occorreranno quasi 33 milioni di euro (32,810 milioni); inoltre, per aggiungere le  telecamere nelle altre sezioni occorrerebbero 6 milioni (5,991 milioni) aggiuntivi.

Si può stimare, quindi, che l’intera operazione sorveglianza nelle scuole statali dell’infanzia potrebbe costare quasi 39 milioni di euro.

Nelle 9 mila scuole paritarie, anch’esse interessate dalla proposta di legge all’operazione “videocamere”, l’installazione degli impianti e le telecamere aggiuntive comporrebbero un costo complessivo di circa 26 milioni (22,6 milioni per l’installazione e altri 3,4 milioni per le telecamere aggiuntive), che in tal caso dovrebbe essere autofinanziato dai gestori.

In tutto, quindi, 65 milioni di euro per controllare gli insegnanti e garantire una vita serena dei bambini all’interno degli ambienti scolastici. Mentre i soffitti delle scuole rischiano in taluni casi di cadere sulla testa degli alunni, si investe (per ora peraltro 5 milioni di euro, del tutto insufficienti per coprire tutte le scuole) in sofisticate apparecchiature di videosorveglianza del lavoro degli insegnanti.

È lecito chiedersi: ma davvero è questa la soluzione del problema?