Il decreto per il concorso Dsga atteso in G.U. il 28 dicembre

da ItaliaOggi

In tal caso, le domande vanno presentate entro il 27 gennaio. il 20% dei posti riservato agli Ata

Franco Bastianini

Il decreto ministeriale contenente le disposizioni relative al concorso per titoli ed esami per l’accesso al profilo professionale del direttore dei servizi generali e amministrativi (Dsga) è atteso nella Gazzetta Ufficiale del 28 dicembre. In tal caso il termine ultimo per presentare la domanda di partecipazione sarà il 27 gennaio 2019.

Il decreto, secondo quanto trapela da ambienti sindacali, è ormai chiuso. I concorsi saranno infatti indetti su base regionale, con frequenza triennale, subordinatamente alla disponibilità di posti nel triennio di riferimento. La domanda di partecipazione potrà essere presentata per una sola regione unicamente in modalità telematica attraverso l’applicazione Polis previa registrazione all’applicazione stessa o mediante ricorso a credenziali Spid.

Alle procedure concorsuali che si svolgeranno appunto su base regionale e per il numero di posti messi a concorso in ogni singola regione, saranno ammessi coloro che sono in possesso: della cittadinanza italiana, o di uno degli Stati membri dell’Eu, oppure cittadinanza di uno Stato diverso, qualora ricorrano le condizioni di cui all’art. 38 del dlgs n. 165/2001, come modificato dall’art. 7 della legge 97/2013: dei diplomi di laurea, delle lauree specialistiche e delle lauree magistrali di cui all’allegato A, ovvero di analoghi titoli conseguiti all’estero considerati equipollenti o equivalenti ai sensi della normativa vigente. Il 20% dei posti messi a concorso nella singola regione sarà comunque riservato al personale Ata di ruolo in possesso dei suddetti titoli di studio che supererà le prove concorsuali.

In deroga ai predetti requisiti saranno ammessi a partecipare al concorso anche gli assistenti amministrativi che, al 1° gennaio 2018, hanno maturato almeno tre anni interidi servizio, anche non continuativi, sulla base di incarichi annuali, negli ultimi otto, nelle mansioni di Dsga, anche in mancanza di uno dei titoli culturali richiesti in precedenza di cui alla tab. B, allegata al Ccnl 29 novembre 2007 (laurea specialistica in giurisprudenza, in scienze politiche e sociali e amministrative, in economia e commercio o titoli equipollenti).

Il concorso si articolerà su una prova scritta e una orale e nella successiva valutazione dei titoli- Qualora a livello regionale il numero dei candidati dovesse risultare superiore a quattro volte il numero dei posti disponibili è prevista una prova di preselezione computer-based inerente le discipline previste per le prove scritte.

Alla prova scritta sarà ammesso, per ogni procedura regionale che utilizzerà la prova di preselezione, un numero di candidati pari a tre volte il numero dei posti messo a concorso regionalmente. Alla prova scritta saranno altresì ammessi coloro che, nella prova selettiva, avranno conseguito il medesimo punteggio dell’ultimo degli ammessi, nonché le persone handicappate affette da invalidità uguale o superiore all’80%.