Per tutelare i minori arrivano le telecamere nelle scuole

da Tuttoscuola

L’ennesimo episodio di violenze fisiche e verbali su bambini di una scuola dell’infanzia (questa volta un anziano maestro messo agli arresti domiciliari in un paese della Lombardia) contribuirà a dare un impulso al disegno di legge, presentato da Forza Italia, che prevede l’installazione di telecamere nei nidi d’infanzia, nelle sezioni di scuole dell’infanzia, nonché nelle strutture che ospitano anziani e persone disabili.

Ancora una volta le violenze sono emerse non per intervento della scuola, bensì da parte di organi di polizia, a seguito della denuncia di genitori, evidenziando una specie di sfiducia nei confronti degli altri insegnanti o dei dirigenti, forse ritenuti corresponsabili per mancata vigilanza o silenzio colpevole.

In Parlamento sembra ormai superata (o quanto meno messa in minoranza) la resistenza di chi vede in questa operazione la violazione della privacy e soprattutto il rischio di un controllo improprio da parte dei genitori. Il via libera della Camera alla proposta di legge presentata da Forza Italia è avvenuto con 404voti a favore e 110 astensioni, senza voti contrari. Al Senato si attende ora l’ok definitivo.

Le registrazioni effettuate dovranno rimanere secretate, diventando visibili solamente a seguito di indagini ufficiali. “Nelle strutture… possono essere installati sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso, le cui immagini sono criptate e conservate per sei mesi, decorrenti dalla data della registrazione, all’interno di un server dedicato, appositamente installato nella struttura, con modalità atte a garantire la sicurezza dei dati trattati e la loro protezione da accessi abusivi.  L’accesso alle registrazioni dei sistemi di cui al comma 1 è vietato, salva la loro acquisizione, su iniziativa della polizia giudiziaria o del pubblico ministero, come prova documentale nel procedimento penale”.

I sistemi di videosorveglianza possono essere installati previo accordo collettivo stipulato dalla rappresentanza sindacale unitaria. Inoltre il Ministro dell’istruzione dovrà stabilire le modalità per assicurare la partecipazione delle famiglie alle decisioni relative all’installazione e all’attivazione dei sistemi di videosorveglianza nei servizi educativi per l’infanzia e nelle scuole dell’infanzia.

È previsto uno stanziamento annuale di 5 milioni di euro per l’avvio sperimentale della legge. Basteranno?