da Corriere della sera
Addio al corso semestrale di formazione universitaria e tirocinio scolastico che doveva servire a selezionare i migliori 2.425 candidati. Risorse dirottate sul fondo «La Buona Scuola»
Il giallo del corso
Che il governo giallo-verde volesse accorciare l’iter del concorso per assicurare in tempi brevi alle scuole i presidi di cui c’è mancanza cronica (l’anno scolastico in corso si è aperto con circa 2.000 scuole date in «reggenza», cioè affidate a presidi in comproprietà con altri istituti), lo aveva annunciato quest’estate lo stesso ministro Marco Bussetti in un’intervista al Corriere. «Acceleriamo il percorso – aveva detto Bussetti -: i dirigenti potranno prendere servizio dopo la prova orale, se lo passeranno, senza dover fare i quattro mesi di corso: siamo pronti a fare una legge da subito». Non è chiaro però a questo punto cosa ne sarà del corso di formazione e tirocinio originariamente previsto dal bando, dal momento che non è più necessario per essere assunti. Quel che è certo è che nel Decreto Semplificazione è scritto che «le risorse stanziate negli anni 2018 e 2019 per il semi-esonero del personale frequentante il corso di formazione previsto dall’articolo 29 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non piu’ necessarie a tale scopo, confluiscono nel Fondo La Buona Scuola per il miglioramento e la valorizzazione dell’istruzione scolastica, di cui all’articolo 1, comma 202, della legge 13 luglio 2015, n. 107, nella misura di 8,26 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019 per essere destinati alle assunzioni di personale». Dopo aver tagliato il percorso triennale di formazione e tirocinio (Fit) previsto dalla legge sulla Buona Scuola per diventare prof (d’ ora in poi per salire in cattedra basterà la laurea, senza neanche uno straccio di abilitazione) il governo ha deciso di tagliare anche sulla formazione dei presidi. Per portarli in cattedra prima, certo. Con il rischio però di un impoverimento complessivo del sistema, a partire da quelle risorse umane che sono almeno tanto indispensabili quanto quelle strutturali.