Stipendio gennaio insegnanti e ATA, importo più alto. Ecco perché

da Orizzontescuola

di redazione

Alcuni docenti ci hanno chiesto il motivo per cui l’importo dello stipendio di gennaio, già visibile su NoiPA, sia leggermente più alto rispetto a quello dei mesi scorsi.

Importo già visibile su NoIPA

L’importo della stipendio rata di gennaio per insegnanti e ATA è visibile già da qualche giorno su NoiPA. E’ necessario effettuare l’accesso alla pagina personale e cliccare su Consultazione pagamenti.

Aumenti in busta paga?

In numerosi casi insegnanti e ATA ci hanno segnalato un importo più alto rispetto a quello percepito negli ultimi mesi.

Innanzitutto va detto che a gennaio non ci sono più le detrazioni comunali e regionali (a dicembre la differenza è stata camuffata dalla tredicesima) che riprenderanno ad essere inserite a partire da marzo 2019.

Inoltre l’importo è da considerare alla luce degli aumenti che – tolte le detrazioni – sono già in godimento a partire dal mese di giugno. Gli aumenti quindi vanno riferiti al Contratto del 2016/18.

E’ presente inoltre l’elemento perequativo, rifinanziato in Legge di Stabilità 2019. Aumento stipendio insegnanti, Bussetti “non mi fate parlare…”

La cifra di cui parliamo è variabile, dipende dalla situazione di ciascuno, e dalla fascia stipendiale alla quale si appartiene.

Non si tratta invece di nuovi aumenti contrattuali. Il Contratto è scaduto il 31 dicembre 2018 e la trattativa per il rinnovo non è stata ancora avviata.

Una trattativa che si annuncia difficile, dato che punto di partenza sono 40 euro lordi. Nel complesso, infatti, nella legge di bilancio sono stati stanziati 1,7 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti di tutti gli impiegati pubblici, inclusi gli 850mila dipendenti della scuola.

Indennità di vacanza contrattuale

In attesa del rinnovo del contratto per l’aumento di stipendio a insegnanti e ATA, solo a partire da aprile 2019 si avrà  un anticipo dei benefici che saranno ottenuti con la stipula del Contratto medesimo (ai sensi dell’articolo 47-bis del D.lgs. 165/01).

Si tratta della cosiddetta indennità di vacanza contrattuale (IVC) pari a:

  • 0,42 per cento dal 1° aprile 2019 al 30 giugno 2019;
  • 0,7 per cento a decorrere dal 1° luglio 2019.

L’indennità di vacanza contrattuale è calcolata non sull’intera retribuzione ma sulle sole voci stipendiali, quantificate in media per il settore statale in 25.184 euro l’anno: applicando tali percentuali a questa somma si arriva ad un aumento di 8 euro a partire dal 1° aprile 2019, che può arrivare a 13 – 14 da luglio 2019 (sempre che nel frattempo non si giunga alla firma di un nuovo contratto).

Il cedolino

Il relativo cedolino della rata stipendio di gennaio sarà consultabile, sempre nell’area personale di NoiPA, a ridosso del pagamento che questo mese verrà effettuato regolarmente giorno 23 per i lavoratori con contratto a tempo indeterminato o supplenza al 31 agosto o 30 giugno.