In Gazzetta il concorso Dsga I ricorsi sono dietro l’angolo

da Italiaoggi

Molteplici le carenze per un’impugnativa al tar

 Francesco Bastianini
Il bando del concorso pubblico per esami e titoli, per la copertura di 2.004 posti di direttore dei servizi generali ed amministrativi (area D del personale Ata), previsto dall’art. 1, comma 605, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, è stato pubblicato, seppure «in zona Cesarini» nella Gazzetta Ufficiale – 4ª Serie speciale Concorsi ed esami, n. 102 del 28 dicembre 2018. Il concorso è bandito per la copertura dei posti che si prevede risulteranno vacanti e disponibili negli anni scolastici 2018/2019, 2019/2020 e 2020/2021. La domanda di partecipazione al concorso va presentata, entro il 28 gennaio 2019, ad una sola regione unicamente in modalità telematica attraverso l’applicazione Polis. I candidati devono essere in possesso dei diplomi di laurea, delle lauree specialistiche e delle lauree magistrali di cui all’allegato A del decreto ministeriale 18/12/2018, ovvero di analoghi titoli conseguiti all’estero considerasti equipollenti o equivalenti ai sensi della normativa vigente.

In deroga ai predetti requisiti sono ammessi a partecipare al concorso gli assistenti amministrativi che alla data del 1° gennaio 2018 hanno maturato almeno tre anni interi di servizio, anche non continuativi, sulla base di incarichi annuali, negli ultimi otto, nelle mansioni di Dsga anche in assenza dei requisiti culturali di cui alla tab. B allegata al contratto 29/11/2007. Il concorso si articolerà su due prove scritte ed una orale e nella valutazione dei titoli. Alla prove scritte sarà ammesso un numero di candidati pari a tre volte il minimo dei posti messi a concorso da ogni singola regione. Qualora a livelli regionale il numero dei candidati risulterà essere superiore a quattro volte il numero dei posti disponibili alle prove di esame saranno ammessi solo coloro che avranno superato un test di preselezione computer-based che si svolgerà, contemporaneamente nelle regioni coinvolte, nel giorno che sarà fissato con avviso in G.U. del 15 marzo 2019.

Saranno comunque ammessi tutti i candidati che nella prova preselettiva avranno conseguito un punteggio pari a quello del candidato collocato nell’ultima posizione utile e i candidati portatori di handicap. È altamente probabile che le decisioni del ministro dell’istruzione di non accogliere: la richiesta di comprendere, fra i requisiti di accesso anche in deroga degli assistenti amministrativi, anche l’anno scolastico 2017/2018; di prevedere, in alternativa alla lingua inglese altra lingua straniera; di esonerare dai test preselettivi gli assistenti amministrativi con tre anni di servizio facenti funzioni di direttori saranno contestate con ricorso alla giustizia amministrativo o ordinaria.