Legge di Bilancio 2019, le risorse destinate agli edifici scolastici

da Il Sole 24 Ore

di Amedeo Di Filippo

Acquisto dei servizi esternalizzati di pulizia nelle scuole, con annessa stabilizzazione del personale impegnato dal 1999. Finanziamento di piani di sicurezza per la manutenzione delle scuole. Posticipo di un anno del termine per il pagamento degli interventi effettuati con l’iniziativa “scuole sicure”. Sono le risorse che la legge di Bilancio 145/2018 mette a disposizione per il mantenimento degli edifici scolastici.

Servizi di pulizia
Il comma 757 aumenta da 96 a 190 milioni di euro lo stanziamento per l’esercizio finanziario 2019 destinato all’acquisto di servizi esternalizzati di pulizia e di mantenimento del decoro nelle istituzioni scolastiche ed educative statali, così da consentirne la prosecuzione fino al 31 dicembre 2019. Viene quindi previsto, al comma 760, che a decorrere dal 1° gennaio 2020 le istituzioni svolgano i servizi di pulizia e ausiliari unicamente mediante ricorso a personale dipendente appartenente al profilo dei collaboratori scolastici. I corrispondenti posti accantonati sono resi nuovamente disponibili in misura corrispondente al limite di spesa (49,8 milioni a decorrere dal 2015) integrato, per l’acquisto dei materiali di pulizia, di 10 milioni di euro annui a decorrere dal 2020.

Viene impegnato il Miur ad avviare un’apposita procedura selettiva, per titoli e colloquio, finalizzata ad assumere, a decorrere dal 1° gennaio 2020, il personale impegnato per almeno 10 anni, anche non continuativi, purché includano il 2018 e il 2019, presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, per lo svolgimento di servizi di pulizia e ausiliari, in qualità di dipendente a tempo indeterminato di imprese titolari di contratti per lo svolgimento di questi servizi.

Incrementato anche il Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, di cui al comma 601 della legge 296/2006, di 174,31 milioni di euro per l’anno 2020 e di 79,81 milioni per il 2021.

Manutenzioni
Il comma 889 attribuisce alle Province delle Regioni a statuto ordinario un contributo di 250 milioni di euro annui dal 2019 al 2033 da destinare al finanziamento di piani di sicurezza a valenza pluriennale per la manutenzione di strade e scuole. Il contributo è ripartito con decreto del ministro dell’Interno, dopo l’intesa in Conferenza Stato-città, da emanare entro il 20 gennaio 2019:

– per il 50% tra le province che presentano una diminuzione della spesa per la manutenzione di strade e di scuole nel 2017 rispetto alla spesa media con riferimento agli anni 2010, 2011 e 2012 e in proporzione a tale diminuzione;
– per il restante 50% in proporzione all’incidenza determinata al 31 dicembre 2018 dalla manovra di finanza pubblica rispetto al gettito dell’anno 2017 dell’imposta sull’assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile dei veicoli, dell’imposta provinciale di trascrizione nonché del Fondo sperimentale di riequilibrio.

Per consentire le attività conseguenti all’incremento di risorse, la legge di bilancio recupera la possibilità, concessa da quella dell’anno scorso (legge 205/2017), di procedere all’assunzione di un contingente di personale complessivamente corrispondente a una spesa pari al 100% di quella relativa al personale cessato nell’anno precedente, da destinarsi prioritariamente alle attività in materia di viabilità e di edilizia scolastica. Specificamente per quest’ultima, viene ora indicato che le assunzioni devono riguardare «figure ad alto contenuto tecnico-professionale di ingegneri, architetti, geometri, tecnici della sicurezza ed esperti in contrattualistica pubblica e in appalti pubblici».

Edifici scolastici
L’articolo 18 del Dl 69/2013 – “scuole sicure” – aveva autorizzato la spesa di 150 milioni di euro al fine di attuare misure urgenti in materia di riqualificazione e di messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali, con particolare riferimento a quelle in cui è stata censita la presenza di amianto. Interventi per i quali i sindaci e i presidenti delle province interessati hanno operato in qualità di commissari governativi, con poteri derogatori rispetto alla normativa vigente. Le risorse descritte sono state ripartite a livello regionale per essere assegnate agli enti locali proprietari degli immobili adibiti all’uso scolastico sulla base del numero degli edifici e degli alunni presenti in ciascuna regione e della situazione del patrimonio edilizio scolastico, a fronte della presentazione di progetti esecutivi immediatamente cantierabili di messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione straordinaria.

Il Miur provvede al trasferimento delle risorse agli Enti locali per permettere i pagamenti entro un termie che il comma 1138 della legge 145/2018 sposta dal 31 dicembre 2018 allo stesso giorno del 2019.