Disability manager: “Manca la volontà di fare rete”

Redattore Sociale del 30-01-2019

Disability manager: “Manca la volontà di fare rete” 

A parlare è Paola Testa, disability manager del Comune di Alessandria: “È necessario che la nostra figura sia istituita come obbligatoria, solo così potremo essere ascoltati seriamente. Costruiamo insieme una cultura dell’universalità”. Il 2 febbraio ad Alessandria il convegno di SIDiMa “Disability management: una competenza innovativa”. 

ALESSANDRIA. “Io ho fatto architettura: se allora avessi frequentato un ciclo di lezioni sul disability management, mi sarei evitata un sacco di errori. Provare a sedersi su una sedia a ruote e affrontare un gradino, capire cosa prova una persona con il Parkinson mentre versa un bicchiere d’acqua. Avrei voluto capire prima queste cose”. Paola Testa è la disability manager del Comune di Alessandria: dal 2010 è l’anello di congiunzione tra le persone con disabilità (e le loro famiglie) e le istituzioni nella cittadina piemontese. Ma il bilancio che traccia non è positivo: “È difficile trovare ascolto. In pochi sono disposti a fare una fatica in più per realizzare qualcosa che sia accessibile a tutti. Così mi trovo costretta a rincorrere le persone o a sperare di incontrarne una di buon cuore. A fronte di moltissimi insuccessi, registro qualche soddisfazione: ma il saldo è negativo, e la frustrazione grande. Non è semplice tessere una rete territoriale, tutti pensano solo a coltivare il loro orto e nessuno condivide nemmeno i semi”.

E se il pubblico sembra essere sordo alle richieste dei disability manager – e quindi delle persone con disabilità – non va meglio nel privato che “tende a essere autoriferito, concentrato sulla soluzione pratica del suo problema e non sulla possibilità di costruire una risposta universale in rete”. Testa denuncia anche la trasversale mancanza di volontà di ascoltare una persona che non ricopre un ruolo obbligatorio: “Purtroppo, in Italia, se la tua figura non è prevista per legge non è presa in seria considerazione, nemmeno dalle associazioni che in noi dovrebbero vedere una spalla. Per questo sposo la richiesta di SIDiMa, l’associazione italiana disability manager, perché al governo istituisca l’obbligatorietà in tutte le istituzioni, piccole o grandi, e in tutte le aziende del disability manager”. È questo il momento giusto, spiega: perché da qualche anno, dopo un avvio in salita, molte persone comuni cominciano a mostrare interesse.

Secondo Testa l’unica via di uscita è la creazione di una cultura dell’universalità, promossa a partire dalle scuole, anche istituendo corsi di perfezionamento in disability management come quello dell’Università del Piemonte Orientale. “Come dicevo, tutti dovrebbero sostenere un esame in disability management, a partire da chi gestisce gruppi di persone. Perché, lo ricordo, il disability manager non è un titolo, bensì una competenza. Ma per vedere dei risultati concreti è necessario essere in tanti ad avanzare la richiesta di una cultura veramente inclusiva: in tanti si è un esercito, da soli si è degli eroi. E di solito gli eroi non fanno una bella fine”.

Tra gli interlocutori, oltre che la scuola, Testa individua, in primis, l’Anci, “patrimonio importante – sottolinea – ma che non dialoga a sufficienza con il governo. L’Anci deve recepire le nostre istanze e portarle davanti al governo, che poi provvederà a spalmarle in tutte le regioni”. L’istituzione di un ministero delle disability può essere utile? “Dipende. Per essere utile deve fare rete con gli addetti ai lavori e ascoltare, ascoltare, ascoltare le persone con disabilità”.

Di lavoro ce n’è ancora molto, Paola Testa l’ha provato sulla sua pelle: ha un figlio con autismo che oggi ha 28 anni, ma ricorda ancora con amarezza tutte le difficoltà che ha attraversato durante il percorso scolastico. “Un bambino con autismo che nasce oggi ha molte più possibilità di affrontare un percorso scolastico ‘normale’. Quante chiusure, invece, abbiamo incontrato noi”. Se nella scuola passi in avanti sono stati fatti, secondo Testa è nel mondo del lavoro che, “fatte salve alcune isole felici, manca totalmente l’inclusione lavorativa, soprattutto per le persone con disabilità cognitive”. Paola Testa sarà una delle relatrici del convegno “Disability management: una competenza innovativa” organizzato da SIDiMa ad Alessandria sabato 2 febbraio. Le iscrizioni sono aperte. (Ambra Notari)