Tracce simulazioni prima prova maturità 2019: Pascoli, Morante, Cassese e Rubbia. Buona la prima

da Tuttoscuola

È arrivato il giorno del giudizio, o, per meglio dire, della prova generale. Oggi, 19 febbraio, si svolge infatti la prima giornata dedicata alle simulazioni prima prova maturità 2019, per la prima volta negli ultimi anni ad essere maggiormente spaventati erano forse i docenti, alle prese con numerose e repentine modifiche strutturali al nuovo esame di Stato, ancora non del tutto chiarite dal MIUR.

Tra le nebbie fitte di una proposta non del tutto chiara, sembra però arrivare un raggio di sole, cioè tre proposte di tracce simulazioni prima prova maturità 2019 che, ad una prima lettura, non sembrano così lontane dal mondo (e dal programma) degli studenti.

La scelta di Pascoli all’analisi del testo sembra andare in controtendenza rispetto alle proposte degli ultimi anni. Se probabilmente nessun alunno d’Italia aveva mai incontrato il poeta Caproni prima dell’esame di Stato del 2017, possiamo dire che non esiste invece maturando che non abbia incontrato sul suo cammino il collega Pascoli, studiato, ristudiato e trattato in sede d’esame di Stato sin da quando abbiamo memoria.

In fondo i classici non deludono mai.
Non deludono gli studenti
, che non devono compiere lo sforzo di riflettere su temi, testi e versi a loro ignori.
Non deludono i docenti, che forse hanno tirato un sospiro di sollievo nel vedere che il vecchio e caro programma non tradisce mai (altro che didattica per competenze, torniamo alla vecchia e rassicurante trasmissione di concetti, che non ha mai ucciso nessuno).
Non deludono i tecnici del Ministero che alla prova della novità dell’esame di Stato, rispondono con il consueto e rassicurante usato sicuro.

I testi di Cassese e Rubbia portano gli studenti a riflettere su problemi (non si riflette mai sui temi, i temi si memorizzano, sono i problemi a muovere il pensiero) non alla portata immediata degli studenti, più per il registro e per la complessità delle riflessioni, che per la tematica trattata e questo è un bene per la dimensione critica e riflessiva. Tuttavia le due proposte presentano differenze significative.

Mentre la riflessione di Rubbia parte da un argomento noto e appassionante per gli studenti,  quale quello dello sviluppo della tecnologia, ed arriva a compiere riflessioni complesse e forse non così semplici per i giovani maturandi,  il tema dei diritti umani affrontato da Cassese è forse meno vicino al mondo dei ragazzi, anche se di grande attualità.

Nel complesso le tracce simulazioni prima prova maturità 2019 sembrano essere di fatto alla portata dei ragazzi e questo, a nostro avviso, è un bene. La sfida pedagogica di un esame di Stato non deve consistere nel mettere in difficoltà gli alunni, ma nel creare le condizioni per misurare e valutare (che significa dare un valore) quanto fatto in un lungo percorso scolastico. Per ora buona la prima, vedremo il resto.