Concorsi docenti: più punti a chi ha già prestato servizio

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da La Tecnica della Scuola

Di Reginaldo Palermo

Nel convertire in legge il decreto su pensioni e reddito di cittadinanza, la Commissione Lavoro del Senato ha approvato un emendamento che sta facendo parecchio discutere.
L’emendamento ha come primo firmatario il senatore leghista Mario Pittoni ma è stato sottoscritto anche da parlamentari del Movimento, tra i quali la senatrice Bianca Laura Granato.

Il testo dell’emendamento

Esso prevede che dopo il comma 7 dell’articolo 14 venga inserito un ulteriore comma 7 bis:
«7-bis. Al fine di fronteggiare gli effetti della ”pensione quota 100” sul sistema scolastico e garantire lo svolgimento dell’attività didattica, nel primo dei concorsi cui all’articolo 17, comma 2 lettera d), del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, bandito successivamente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, le graduatorie di merito sono predisposte attribuendo ai titoli posseduti un punteggio fino al 40 per cento di quello complessivo. Tra i titoli valutabili è particolarmente valorizzato il servizio svolto presso le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione, al quale è attribuito un punteggio fino al 50 per cento del punteggio attribuibile ai titoli».

Le conseguenze

La disposizione consentirà di attribuire ai docenti di terza fascia un punteggio particolarmente significativo relativo al servizio già prestato.
Va osservato che la norma equipara il servizio prestato nelle scuole paritarie a quello svolto nelle scuole statali, in quanto la formula utilizzata è appunto quella di “servizio svolto presso le istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione”
Nel caso del concorso straordinario per i docenti di primaria e infanzia, già bandito e tuttora in corso, il servizio nella paritaria, anche per espressa volontà del M5S, non era stato ritenuto valido, segno che i rapporti di forza fra Lega e M5S stanno cambiando ancora, a tutto favore della Lega.
Va inoltre precisato che, per il momento, la nuova regola varrà esclusivamente per i concorsi aperti ai docenti della scuola secondaria