Maturità 2019, studenti in protesta: ‘Non basta riformare l’esame per risolvere i problemi’

da Tuttoscuola

“Saremo una costante spina nel fianco contro l’ennesimo governo che vuole distruggere il sistema nazionale di diritto allo studio”. Così Giulia Biazzo, coordinatrice nazionale dell’Unione degli studenti, in merito alla mobilitazione degli studenti in 30 piazze contro la nuova maturità e la regionalizzazione. A segnalarlo Ansa.it.

“La regionalizzazione della scuola senza una legge nazionale sul diritto allo studio è un’impresa tutta leghista che ignora il definanziamento della scuola pubblica nel Paese e conferma il tradimento di questo Governo nei nostri confronti – aggiunge – Della democrazia non c’è traccia: la Riforma della maturità ne è esempio con l’introduzione delle prove invalsi al quinto anno, l’eliminazione della tesina e la centralità dell’alternanza scuola-lavoro rendono inaccettabile il nuovo esame di maturità. È l’ennesima riforma che non dà risposte ai problemi reali della scuola e che non prende in considerazione il punto di vista studentesco”.

Secondo la coordinatrice “non basta riformare l’esame di Stato e regionalizzare il sistema per risolvere le gravi mancanze di questo Governo in legge di bilancio in materia di istruzione. In autunno lo abbiamo rivendicato nelle piazze e torniamo a farlo oggi straordinariamente in primavere dopo una settimana di occupazioni ed autogestioni: costruiamo un’uscita di sicurezza contro questo Governo!”.

Con il decreto legislativo numero 62 del 2017 sono state stabilite nuove modalità per lo svolgimento degli Esami di Stato della secondaria di II grado.