da Orizzontescuola
di Giovanna Onnis
Il docente può essere soddisfatto nella domanda volontaria di trasferimento solo in una scuola richiesta. Non è possibile assegnare d’ufficio una sede non inserita nelle preferenze
Un lettore ci scrive:
“Sono un insegnante di sostegno da 10 anni. Negli ultimi 5 anni ho lavorato in una scuola superiore di Roma. Nel caso volessi cambiare scuola, sempre lavorando nel sostegno, deve esserci per forza una cattedra libera nelle scuole “papabili” ? Che tipo di movimento dovrei fare?”
Il docente con una scuola di titolarità, quindi, non soprannumerario, può presentare domanda di mobilità volontaria, sia territoriale che professionale e per ottenere il movimento richiesto dovrà essere disponibile una cattedra in una delle scuole richieste con preferenza analitica o con preferenza sintetica
Mobilità volontaria: solo in una scuola richiesta
Considerando il quesito posto dal nostro lettore, che è interessato a chiedere trasferimento sempre sul sostegno dove è titolare e ha una scuola di titolarità, potrà ottenerlo solo in presenza di disponibilità in una delle preferenze inserite nella domanda.
Le scuole “papabili”, infatti, sono soltanto quelle da lui richieste con preferenza analitica o sintetica. Avendo una scuola di titolarità, non potrà essere trasferito d’ufficio in una scuola non richiesta.
Se non otterrà il trasferimento, rimarrà, quindi, nella scuola di attuale titolarità senza alcuna conseguenza