Friday for future, sciopero per il clima. Ma Bussetti: andate a scuola

da Corriere della sera

di Antonella De Gregorio

Non il solito sciopero: venerdì 15 marzo la mobilitazione sarà planetaria e vedrà scendere in piazza giovani attivisti di tutto il mondo. A dare il «la» è stata lei, Greta Thunberg, la studentessa svedese sedicenne diventata il simbolo della lotta contro il cambiamento climatico. Greta ogni venerdì salta la scuola per manifestare davanti al parlamento di Stoccolma con in mano un cartello: «Skolstrejk för klimatet» («Sciopero della scuola per il clima»), e chiedere ai potenti della Terra di decidersi a lottare per sconfiggere il «global warming», il riscaldamento globale di cui si parla dagli anni Ottanta. Il 21 febbraio l’intrepida teenager ha parlato dal palco dela Commissione Ue, bacchettando i leader del mondo: «Ci state rubando il futuro», ha detto, chiedendo ai potenti di «raddoppiare gli sforzi» per il clima. Repertorio già sfoggiato al vertice delle Nazioni Unite di Katowice, e al Forum di Davos.

Sciopero senza precedenti

Centinaia di migliaia di studenti delle scuole superiori di tutto il mondo l’hanno presa a modello e le organizzazioni giovanili chiamano ora a uno «sciopero senza precedenti». Venerdì 15 marzo la data stabilita: la protesta diventerà globale, con oltre 957 manifestazioni in 82 nazioni del globo, dalle Hawaii alla nuova Zelanda, dagli Stati Uniti all’Africa e naturalmente in Europa. Solo in Italia sono previsti 109 appuntamenti – marce per lo più, ma anche comizi e raduni di giovani e studenti – in decine di città. E poi 76 in Francia, 141 in Germania, 81 nel Regno Unito: a tenere la contabilità è il sito fridaysforfuture.org. I «venerdì verdi per il futuro» vedranno manifestazioni in Belgio, Australia, Francia, Germania, Irlanda, Uganda, Thailandia, Colombia, Polonia, Regno Unito. In molti Paesi gli studenti hanno già saltato almeno un venerdì di scuola per chiedere ai governi un’azione più incisiva contro il «global warming»: 10mila studenti nel Regno Unito, per dire, in febbraio; 12mila in Belgio: tutti uniti alle proteste di Greta, che in Svezia è stata eletta «donna dell’anno».

Il movimento

«Smetterò quando la Svezia avrà attuato gli accordi di Parigi», ha sempre dichiarato la coraggiosa adolescente. Che già dal 2015 ha deciso di non prendere aerei, ed è diventata vegana, spingendo i suoi a fare lo stesso. Si parla di Greta sui giornali e sul web e la ragazzina viene invitata a partecipare a importanti eventi internazionali, come la Conferenza mondiale sul clima a Katowice, in Polonia e al World Economics Forum, a Davos. Thunberg ha quasi 250mila follower su Twitter e su Facebook i suoi post raccolgono decine di migliaia di «like». Le iniziative del movimento, seguendo gli hashtag #FridaysForFuture e # SchoolStrike4Climate, mostrano volti sorridenti e determinati. Protagonisti. Gli abitanti del Pianeta di domani.

«A scuola regolarmente»

Ma sull’accoglienza dell’iniziativa restano differenze tra i Paesi: in Scozia migliaia di studenti sono stati autorizzati a saltare la scuola, venerdì, per prendere parte allo sciopero ambientalista; dall’Italia invece arriva un alt: «Si andrà a scuola regolarmente», ha spiegato il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti.