Conversando

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Conversando

di Maurizio Tiriticco

Caro Pino! La nostra stagione “laportiana” (per chi non sa, alludo al mio maestro pedagogista Raffaele Laporta, attivo negli settanta/ottanta) è stata utilissima ed ha prodotto buoni frutti! Credo che una riflessione pedagogica – chiamiamola così – indipendentemente dal mestiere di insegnante, sia utile a tutti. A mio vedere, sarebbe un bagno salutare per il profondo dell’essere umano e per i rapporti interpersonali! Oggi, come non mai, abbiamo bisogno di riavviare quella “difficile scommessa” (ricordi? Quel bel libro di Laporta, che agli inizi degli anni settanta ci fece tanto pensare) che allora credemmo possibile vincere in breve tempo! L’obbligo di istruzione ci dava tanta fiducia! Ed oggi che l’obbligo di istruzione ha durata decennale, quella scommessa di civiltà la dovremmo vincere!

Purtroppo, è un traguardo che mi sembra ancora lontano! A volte avverto un regresso della nostra intera convivenza civica. Forse dipende dal fatto che i vecchi sono sempre pessimisti, ma poi ci ripenso… e mi chiedo: che cosa abbiamo fatto per “produrre” nel corso degli ultimi anni quel cinismo, quel cattivismo, direi, che contraddistingue questa stagione storica del nostro Paese? Vivo a Roma, come sai, ed assisto giorno dopo giorno ad un progressivo decadimento non solo dei servizi (trasporti, pulizia, ecc.), ma anche del senso civico purtroppo, se è lecita questa espressione. La nostra città, come purtroppo l’intero Paese, è governata da una manipolo di incompetenti. E tutti di destra! Che, però, abbiamo eletti! E continuiamo ad eleggerli!

Copio dal web: “In Basilicata lo spoglio conferma le proiezioni: Vito Bardi, il candidato forzista, vola oltre il 42%. Ed esulta: ‘Nella mia agenda al primo posto il lavoro’. Il centrosinistra dopo 24 anni perde la guida della regione. Calo dei 5 Stelle, al 20 per cento. Affluenza definitiva al 53,58%, in crescita di 6 punti rispetto alle precedenti amministrative”. Io mi chiedo: e l’altro 46% che pensa, che dice, che fa? Il 46% degli elettori rinuncia a quel diritto al voto che abbiamo riconquistato – lo sai meglio di me – con tanta fatica e con tante sangue versato! Le “lettere dei condannati a morte della Resistenza”, che io, quando insegnavo, facevo leggere ai miei alunni, oggi sembrano non solo un ricordo sepolto, ma forse anche carta straccia!

Carissimo! Una sinistra storica (Pci, Psi, una buona parte della Dc) spazzata via! Lo so! Passano gli anni e “le cose cambiano”! Però, purtroppo, cambiano in male! Il cattivismo – chiamiamolo così – aumenta! Alimentato dall’arroganza dei Salvini, dall’ignoranza dei Di Maio, dalla pochezza dei Conte! Uomini politici – si fa per dire – che suonano offesa a fronte dei De Gasperi, dei Togliatti, dei Nenni, degli Andreotti anche! E non dimentichiamo un Aldo Moro! Mah! Mio caro! Siamo precipitati da una Prima Repubblica civica e colta, che ha prodotto il miracolo economico degli anni cinquanta e sessanta, ad una Repubblica che annaspa nell’ignoranza, nell’insolenza, nel cattivismo, nella pochezza culturale e civica prodotta e largamente diffusa dei tre compari che se la cantano e se la suonano! E il popolo, sempre più becero e sciocco nonché sempre più cinico, guarda e passa, sperando che qualche briciola prima o poi spetti anche a lui! E i migliori soffrono impotenti! Fino a quando? Mah! Un pizzico di ottimismo ogni tanto mi prende! E penso che domani è sempre un altro giorno! Però, Rossella aspetta ancora…R