I fondamenti del cambiamento cognitivo

print

I fondamenti del cambiamento cognitivo

Paolo Manzelli  <egocreanet2016@gmail.com>

Note a Margine del Seminario di Studi su ANTICIPAZIONE DI UN FUTURO MIGLIORE

Crowdfunding :

https://www.retedeldono.it/it/progetti/egocreanet/il-iv-stato-dell-acqua

Paolo Manzelli , www.egocrea.net , egocreanet2016@gmail.com  (335/6760004)

Viviamo in una epoca nella quale emerge con evidenza il bisogno di espandere le nostre conoscenze , ma cio si scontra con la incapacita’ di prendere atto dei nostri pregiudizi cognitivi determinati dalle concezioni riduzioniste meccaniche acquisite durante tutta l’ epoca industriale. Infatti per convincerci della corretezza delle nostre idee normalmente ci affidiamo alla visione oggettiva delle cose che percepiamo dicendoci “lo ho visto con i miei occhi” e cosi alimentiamo le nostre limitate concezioni interpretative con cui normalmente comprendiamo la supposta oggettivita della realta’

Il non essere quindi diviene semplicemente cio’ a cui è  arbitrariamente negata la esistenza . Cosi crediamo che il non essere sia qualcosa di diverso dall’essere cosi che non riteniamo che la vita non sia una continua trasformazione in divenire tra morte e vita come lo è la nostra percezione che e’ in divenire tra realta e sogno.

Per la soluzione di questo dilemma molti amici si rivolgono a cercare in una profonda meditazione cercando di stimolare una modificazione soggettiva di idee pensieri e credenze  che infine risulta ingannevole perche l’intenzione  di  estendere l’ orizzonte cognitivo rende essenziale un salto quantico della razionalita’ che puo essere solo un prodotto della innovazione scientifica e culturale iniziato con la Biologia Quantistica (Bioquantica) .

Per raggiungere un nuovo orizzonte del sapere dobbiamo soprattutto convincerci che i pregiudizi cognitivi e associate  motivazioni appartengono ad un unico paradosso che rende inevitabile pensare in modo tradizionale riduzionista e confermarlo  nel modo in cui crediamo di vedere il mondo che ci circonda come oggettivo.

Pertanto dobbiamo ammettere che non è possibile una azione di cambiamento progressiva e graduale poiche’ dobbiamo realizzare una completa inversione delle conoscenze acquisite a partire dalle sue vecchie radici cognitive.

Dobbiamo iniziare dall’idea che non vediamo le cose come sono.ma come le immaginiamo proprio in quanto, come ci insegna la moderna biologia quantistica , non ci è possibile vedere oggettivamente neppure la luce . Infatti riteniamo di aprire gli occhi e vedere la luce , che invero ci possiamo anche sognare di notte . Sappiamo infatti che  nella fovea avviene una reazione fotochimica,che similmente  alla fotosintesi, stimola la azione neuronale a produrre “ interiormente” la luce  che è quella che effettivamente percepiamo.

Questa prima ed importante riflessione ci dice che quando  pensiamo di vedere le cose in modo oggettivo perseguiamo soltanto una obsoleta razionalita’ che diventa in gran misura  dal momento che oggi  realizziamo metodi e strumenti di “realta’ virtuale” guidati da forme di “intelligenza artificiale” che sono solo simili ma profondamente diversi dalla nostre modalita’ di consapevolezza e molto lontani dalle nostre potenzialita di coscienza.  

Infatti cio che vediamo dipende in gran misura da cio che conosciamo , dalle nostre emozioni che ettivano la nostra attenzione ed anche da cio che ci aspettiamo e desideriamo di vedere .

Infatti per quanto siamo convinti di vedere cio che si muove intorno a noi in modo continuo con frequenza max di 5 Sec, battiamo le ciglia e chiudiamo rapidamente gli occhi . La discontinuita della percezione è fisiologicamente necessaria per dar tempo al controllo mnemonico della costruzione della percezione visiva che viene attuata  dalla area di Wenicke che verifica il rapporto tra segni e significati comunicativi (razionali e motivazionali ) della visione

Pertanto la nostra percezione visiva e tutt’ altro dall’ essere oggettiva ma e neppure soggettiva ma il rapporto duale viene modulata per  trovare soluzioni immaginarie creativamente piu avanzate che sono relative alla evoluzione  agli stati di conoscenza e di intenzione motivata e  che l’ uomo creativo e in grado di anticipare.

Al fine di creare nuovi orizzonti di consapevolezza condivisa riteniamo utile invitarvi a partecipare al Seminario di Studi Egocreanet –Cluster del 30.03.2019 a Firenze che abbiamo organizzato in celebrazione del 500 Anniversario della Morte di Leonardo da Vinci.

Vedi programma e modalita’ di iscrizione in www.egocrea.net

 Programma  https://dabpensiero.wordpress.com/2019/03/19/seminario-di-studi-e-ricerca-anticipazione-di-un-futuro-migliore/

L’ Uomo Nuovo: https://dabpensiero.wordpress.com/2019/03/23/la-nascita-delluomo-nuovo-dab/