Maturità e poi 6 mesi in caserma I percorsi formativi di Forza Italia

da ItaliaOggi

Emanuela Micucci

Dopo la maturità 6 mesi nelle forze armate o nei carabinieri. Gratis. E solo per i giovani cittadini italiani. Appena 15 minuti sono bastati alla Commissione Cultura della Camera, giovedì scorso, per esaminare e rinviare con parere favorevole la proposta di legge di Forza Italia, primo firmatario Matteo Perego di Cremnago, sull’istituzione dal 1° gennaio 2020 di percorsi formativi in ambito militare per i cittadini di età compresa tra 18 e 22 anni.

Un progetto sperimentale in ambito militare per i giovani italiani in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore, che prevede un semestre di formazione non retribuita con corsi di studio in modalità e-learning, periodi di permanenza presso le strutture formative, operative e addestrative delle forze armate e dell’arma dei carabinieri individuate dal Capo di Stato maggiore della difesa, in forme di apprendimento pratico per il raggiungimento di specifici e indicati obiettivi.

Al termine del percorso l’amministrazione della difesa rilascerà un attestato che certifica l’esito positivo del percorso svolto e che consentirà l’acquisizione di crediti formativi universitari (Cfu) nei termini che dovranno essere stabiliti con apposita circolare del Miur.

Proprio sui Cfu si è soffermata la Commissione Cultura della Camera nell’esprimere parere favorevole alla proposta con la condizione che i crediti non possano essere più di 12 «come previsto dall’articolo 14 della legge n. 240 del 2010 per i crediti relativi a competenze, conoscenze e formazioni acquisite fuori dalle università». «La proposta di legge», spiega il relatore del provvedimento Germano Racchella (Lega), «rientra tra le iniziative intese ad avvicinare il mondo civile a quello militare, offrendo alle giovani generazioni l’opportunità di conoscere direttamente, attraverso un periodo di permanenza nelle forze armate, i valori, la disciplina, la storia e la specificità dell’ordinamento militare».

In particolare, gli obiettivi della proposta sono «l’arricchimento personale, i benefici del percorso formativo svolto in ambito militare, il progetto sperimentale di formazione funzionale alla migliore definizione di futuri percorsi educativi e di specializzazione nelle forze armate», da svolgere «su base volontaria». «Come chiarito nella proposta», conclude Racchella, «l’idea è che il patrimonio di conoscenze maturate dagli allievi durante tale percorso potrà essere utilizzato anche nella progressione degli studi universitari e in ambito professionale». Costo del progetto: 1 milione di euro per il 2020 e 500.000 euro per il 2021, grazie alla corrisponde riduzione dei fondi di previsione del ministero della difesa per il biennio 2019-21.