Tempo lungo obbligatorio per tutti dai 3 ai 14 anni

da ItaliaOggi

Emanuela Micucci

Una scuola a tempo lungo per tutti. È la riforma del sistema scolastico italiano disegnata dall’associazione Treellle nel quaderno «Il coraggio di ripensare la scuola», presentato la scorsa settimana alla Luiss a Roma. Per massificare l’efficacia della formazione scolastica e ridurre al minimo i forti condizionamenti socio-economici e culturali, Treellle prone un ingresso a scuola precoce obbligatorio per tutti a 3 anni di età e a tempo lungo, cioè 8 ore al giorno più la mensa: una scuola d’infanzia, primaria e media obbligatoria, a curriculum unico, ma che negli ultimi due anni presenta diverse opzioni sia per dare spazio a interessi e motivazioni personali degli alunni sia in funzione orientativa. Un tempo lungo in cui la mattina è dedicata alle lezioni disciplinari e il pomeriggio al attività formative di diversa natura come arte, musica, sport, gioco, teatro, volontariato.Ad accompagnare gli studenti nelle attività pomeridiane non sono gli insegnati ma co-educatori, scelti dalla scuola e non dal Miur o dall’usr, assunti per chiamata su competenze e non su graduatorie e punteggi, con finanziamenti aggiuntivi. Così si offre alle famiglie un servizio sociale serio in un ambiante formativo e controllato, tenendo i ragazzi al sicuro da bullismo e comportamenti antisociali e sottraendoli al rischio di un tempo vuoto o all’azione diseducativa dei social e alla pervasità di internet e videogiochi. Inoltre, osserva Antonio Petrolino del ForumTreellle, «si offre spazio progettuale all’autonomia delle scuole, che potrebbero finalmente progettare un’offerta tagliata a misura dell’utenza, fuori sella rigidità delle ore curricolari antimeridiane». Un tempo disteso, infine, per l’educazione dell’intelligenza emotiva e per l’attitudine a vivere con gli altri, privilegiando attività collaborative e solidali.

Dopo le medie Treellle è la scuola a indicare il percorso di studi, con il supporto di psicologi e consiglierei del lavoro, sulla base degli interessi, dei punti di forza ma anche dei limiti dell’alunno. «L’orientamento indicato dalla scuola sarà vincolante per la famiglia», sottolinea il presidente di Treellle Attivo Oliva. Alle superiori i tre percorsi, licei, istituti tecnici e istituti professionali, sono nettamente differenziati nei contenuti e nel metodo: i licei per l’università e le professioni liberali, i tecnici per i politecnici, le facoltà scientifiche applicate o gli Its, i professionali per il mondo del lavoro o gli Its. A parziale correttivo consistenti quote di opzioni, che servono anche a sostenere al riorientamento. La scuola superiore dura 4 anni per ragioni di risparmio, per allinearsi agli altri Paesi europei, perché il tempo formativo è superiore. Ipotizzando anche di ridimensionare i contenuti, ponendo alle superiori le basi su cui costruire nel percorso di studi successivo.

I costi aggiunti derivano quasi tutti dal tempo lungo: parte delle risorse possono venire da economie interne, pari a circa la metà dei costi prevedibili, parte da un aumento del livello di spesa complessivo per l’istruzione per portarlo alla media europea. L’avvio della scuola del tempo lungo è progressivo, finanziando con il sistema delle quote capitarie su 200 scuole volontarie ogni anno, per passare a regime in 5 anni. Tra le altre proposte di Treelle, nuovi percorsi universitari ad hoc e stipendi più alti, pari al livello europeo, e la riforma della governance che attribuisca il potere decisionale all’utenza e al territorio.