Legge di Bilancio 2019: mancano i decreti attuativi Al palo alternanza, tempo pieno e progetto contro le droghe

da ItaliaOggi

Emanuela Micucci

Dopo 4 mesi e mezzo dall’approvazione è attuato per il 13% della legge di Bilancio 2019. A fare il punto sono i Servizi Studi di Camera e Senato che elencano tutti i 175 provvedimenti attuativi previsti dal governo Lega-M5S. Di fatto, ne sono stati approvati 22, mentre un decreto è in consultazione. Evidenziati in rosso anche due provvedimenti attuativi sulla scuola scaduti da 2 mesi senza che siano stati adottati. Il decreto ministeriale del Miur con cui si definiscono le linee guida dei nuovi percorsi per l’alternanza scuola-lavoro, che sarebbe dovuto essere emanato 60 giorni dopo la pubblicazione della legge di Bilancio, quindi, a inizio marzo. Date dal Miur come in via di realizzazione da settimane, le linee guida entreranno in vigore dal prossimo anno scolastico. Più complicato il destino del decreto ministeriale sulle modalità di incremento di 2 mila posti per il tempo pieno alla primaria per il prossimo anno scolastico, che il Miur, sentita la Conferenza unificata, avrebbe dovuto emanare i primi di marzo, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Finanziaria appunto.

Secondo quanto risulta a ItaliaOggi, il Miur ha trasmesso a metà marzo il decreto alla Conferenza Unificata per il parere, ma là si è arenato senza mai neppure entrare nell’ordine del giorno di nessuna delle riunioni della Conferenza. In attesa della prossima convocazione in calendario il 9 maggio, il provvedimento proposto dal Miur destina circa la metà dei posti, 941, al Sud. Concentrati di fatto in sole 3 regioni: Campania (276), Sicilia (261) e Puglia (187). Arriveranno solo 50 insegnanti in Sardegna e 81 in Calabria. A questi se ne aggiungeranno 15 in Basilicata, 14 in Molise e 57 in Abruzzo. Mentre 729 docenti in più per il tempo pieno si avranno al Nord, con in testa Lombardia (262), Emilia Romagna (118) Veneto (167) Piemonte (112). Mentre circa la metà dei 330 insegnati previsti nel Centro saranno destinati alle primarie del Lazio (146), seguito dalla Toscana (90). Il Miur, infatti, ha scelto di ripartire i posti tenendo conto dei livelli di saturazione dei vari territori.

Tempi stretti, invece, per il decreto del Miur per l’attualizzazione degli standard organizzativi degli Its (istituti tecnici superiori post diploma) e dei criteri di valutazione dei piani di attività realizzati. Dovrà essere emanato entro i primi di giugno, cioè entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge di Bilancio 2019. Il Miur lo sta definendo di concerto con il ministero del Lavoro, il Mise e il Mef. E, prima di emanarlo, occorrerà l’intesa in Conferenza unificata. Ci sono poi provvedimenti attuativi senza termini di scadenza, ma di cui si sono perse le tracce. È il caso del decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri per la prevenzione delle dipendenze da stupefacenti tra gli adolescenti, su proposta del ministro per la famiglia e di concerto con Miur, Mef e Salute. In ballo 3 milioni di euro per il 2019, 1 milione per il 2020 e 3 milioni per il 2021