Precariato e contratto: il confronto Governo-sindacati sta saltando?

da La Tecnica della Scuola

Di Reginaldo Palermo

I comunicati rassicuranti di Ministero e sindacati sull’andamento del confronto in materia di precariato potrebbero non rispecchiare del tutto la realtà dei fatti.
Per affrontare il problema del reclutamento i sindacati chiedono che venga riproposto un nuovo PAS (percorso abilitante speciali) analogo a quello del 2013 in modo da consentire a un buon numero di docenti di ottenere l’abilitazione, titolo indispensabile per poter aspirare ad una immissione in ruolo.
Oltre ai PAS i sindacati chiedono ovviamente anche l’avvio di percorsi concorsuali sia ordinari sia riservati per poter coprire al più presto le decine di migliaia di cattedre  vacanti che ogni anno vengono assegnate a supplenti annuali.
A quanto pare, però, il Ministero sarebbe d’accordo a dare avvio ai PAS purché siano selettivi già in entrata: la motivazione è che le Università non sarebbero in grado di organizzare corsi per tutti i precari che potrebbero iscriversi.
Il fatto è che i sindacati, dopo aver sottoscritto l’intesa del 23 aprile, si trovano in difficoltà a contrastare le proposte del Ministero.
Oltretutto, revocando lo sciopero, i sindacati firmatari dell’intesa si sono persino autoridotti il proprio potere contrattuale.
A questo punto è probabile che il confronto riprenderà dopo il voto del 26 maggio.
E’ vero che per il 20 maggio c’è in programma un incontro sul tema della risorse contrattuali ma è pressoché scontato anche questo tema verrà rinviato a tempi migliori.
I bene informati parlano anche di possibili clamorose iniziative sindacali per i prossimi giorni. Ma i tempi sono stretti, anzi strettissimi e fra qualche settimana potrebbe persino cambiare il Governo.