Maturità, il colloquio parte con l’analisi e il commento del materiale scelto dalla commissione

da Il Sole 24 Ore

A poco più di un mese dalla partenza del nuovo esame di Stato per le scuole secondarie di secondo grado, il Miur corre ai ripari. Facendo seguito ai quesiti pervenuti in questi mesi, vengono fornite ulteriori precisazioni riguardo le modalità di svolgimento del colloquio.

Le novità del colloquio
Si evidenzia che, se pur il punteggio del colloquio è stato rimodulato da 30 a 20 punti, non per questo, tale fase dell’esame è diventata meno importante. È stata, infatti, data maggior forza alla sua natura pluridisciplinare, così da raccogliere il maggior numero di elementi di valutazione significativi sul livello di preparazione del candidato e sulle sue capacità di affrontare con autonomia e responsabilità le tematiche e le situazioni problematiche proposte. Del resto, il raggiungimento dei risultati ottenuti nelle varie discipline da ogni studente nel triennio conclusivo di studi, viene già attestato, in sede di scrutinio finale, dal credito scolastico che, non a caso, è stato aumentato da un massimo di 25 punti a 40.

Criteri di scelta e tipologia dei materiali per l’avvio del colloquio
Il colloquio viene avviato con l’analisi e il commento di materiale scelto dalla commissione in modo da favorire la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline.
In sede di riunione preliminare la commissione stabilisce i criteri alla base della scelta e la tipologia dei materiali da proporre ai candidati.
La scelta dei materiali, alla quale dovrà essere dedicata un’apposita sessione di lavoro, sarà effettuata distintamente per ogni classe. I materiali potranno essere di diverso tipo. Non domande o serie di domande. Saranno testi (es. brani in poesia o in prosa, in lingua italiana o straniera), documenti (es. spunti tratti da giornali o riviste, foto di beni artistici e monumenti, riproduzioni di opere d’arte, ma anche grafici, tabelle con dati significativi, etc.), esperienze e progetti (es. spunti tratti anche dal documento del consiglio di classe); problemi (es. situazioni problematiche legate alla specificità dell’indirizzo, semplici casi pratici e professionali).
Nel caso in cui non tutte le aree disciplinari saranno collegate direttamente al materiale proposto, i commissari delle discipline non interessate si inseriranno progressivamente nello svolgimento del colloquio al fine di verificare le competenze acquisite in tutti gli ambiti disciplinari.

Il rapporto tra il documento del consiglio di classe e la scelta dei materiali
Il documento del consiglio di classe illustrerà in modo dettagliato il percorso formativo svolto dagli studenti che potrà orientare il lavoro della commissione nella conduzione del colloquio, ma non potrà sostituirsi alla commissione stessa nell’indicare i materiali da utilizzare per lo spunto iniziale della prova orale. Pertanto, il documento non indicherà i materiali, ma descriverà i contenuti svolti, l’attuazione della progettazione didattica in termini di attività, progetti, esperienze, i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento sviluppati nel corso del triennio (ex Asl) e le attività correlate a “Cittadinanza e Costituzione”.

La scelta delle tre buste non vale per i candidati Bes
Per i candidati con disabilità o con Dsa, i materiali per lo svolgimento del colloquio saranno predisposti in coerenza con il Pei o il Pdp di ciascuno. Per tale motivo, il candidato non “pescherà” il materiale, scegliendo tra 3 buste, come, invece, è previsto per gli altri compagni di classe, secondo quanto disposto dal comma 5 dell’art. 19 dell’om n.205/2019.
Questa precisazione rende la procedura “diversa” e appare non in linea con il principio di inclusività a cui dovrebbero tendere tutte le azioni didattiche nella scuola, comprese quelle valutative di un esame di Stato.