Conte: dal Governo attenzione alla scuola

da Orizzontescuola

di Elisabetta Tonni

Autonomia differenziata; piano nazionale per potenziare la ricerca e l’intero sistema dell’innovazione; interventi per rafforzare il sistema scolastico e il sistema universitario.

Sono questi i riferimenti del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante il discorso alla conferenza stampa, all’indomani delle elezioni europee, sui recenti attriti di Governo.

Nell’intervento di Palazzo Chigi, il capo del Governo ha espressamente detto di essere intenzionato a proseguire, ma in un contesto di armonia, altrimenti avrebbe rimesso il suo mandato nelle mani del presidente della Repubblica.

In caso di dimissioni e di caduta del Governo, la scuola potrebbe ancora una volta pagare un conto salato. E’ stato infatti proprio il presidente Conte a sottoscrivere l’intesa del 24 aprile fra il Governo e le organizzazioni sindacali del comparto istruzione e ricerca.

Nell’incontro che ha portato alla firma del documento erano presenti il presidente del Consiglio, il ministro dell’Istruzione, Bussetti, il sottosegretario al Miur, Salvatore Giuliano, e i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda.

I temi sul tavolo erano quelli fondamentali: rinnovo del contratto di lavoro con conseguente recupero salariale, cioè l’aumento dello stipendio del personale scolastico, per avvicinarlo a quello erogato negli altri paesi europei; stabilizzazione dei rapporti di lavoro con nuovi concorsi con cadenza regolare e soluzione per il ruolo per i precari con oltre 36 mesi di lavoro; interventi normativi per Unversità, Afam e Ricerca; salvaguardia dell’unità nazionale nel sistema di istruzione con un sistema di reclutamento uniforme.

Tutti questi punti dovrebbero essere trattati nei tavoli tematici e di confronto da tenersi insieme con le parti sociali e che invece rischiano quanto meno di proseguire in salita se non tornerà “l’armonia” nel Governo auspicata dal presidente Conte, con tutte le conseguenze già annunciate.