Pas, verso la chiusura della trattativa: tavolo al Miur domani 11 giugno

da La Tecnica della Scuola

Di Fabrizio De Angelis

Sarà la svolta per il Pas il tavolo tematico al Miur in programma domani 11 giugno? A detta dei sindacati e dalle dichiarazioni del Ministro Bussetti rilasciate negli ultimi giorni, pare di si, nel senso che il tavolo dell’11 giugno possa mettere nero su bianco la fase transitoria per i docenti precari di terza fascia con 36 mesi di servizio e il conseguente rapporto che c’è con il concorso scuola 2019 per la scuola secondaria.

L’ultimo incontro ha messo però già tanta carne al fuoco: abbiamo già riferito come i 36 mesi di servizio debbano essere validi se prestati nella scuola statale. In subordine, al PAS, dovrebbero partecipare anche i docenti che hanno tre anni di servizio nelle scuole paritarie.
Tale limitazione, tuttavia, ancora non è definitiva: infatti, il senatore leghista Pittoni, si sta muovendo per concedere ai docenti precari con servizio nelle paritarie lo stesso diritto dei colleghi con supplenze nella scuola statale.
Si tratta, in questo caso, di un problema politico, date le posizioni differenti già note dei due schieramenti politici che compongono il Governo, ovvero Lega e M5S.

Infatti, si pensa che la proposta dei sindacati possa essere modificata: si fa strada un iter che sia abilitativo per tutti i precari e che solo per chi ha già 36 mesi di servizio alle spalle sia invece anche utile all’assunzione già da settembre di questo anno. Ancora da chiarire se il Pas-concorso unificato avrà una selezione in ingresso oppure al termine.

I tempi, però, stringono e per essere subito operativi è necessario che rapidamente la proposta, sotto forma di emendamento, sia presentata al decreto legge Crescita in discussione alla Camera.

Pas 2019: come funziona la stabilizzazione

Ad ogni modo, ad aggi, sappiamo che per i candidati che affronteranno il PAS e dovrebbero essere immessi in ruolo, tuttavia non si prospettano proprio tempi veloci, o quantomeno non sarà per tutti facile: infatti, bisogna ricordare che tali graduatorie PAS saranno in subordine alle GaE e alle graduatorie dei concorsi del 2016 e 2018. Ciò non toglie che in alcune regioni italiane alcune classi di concorso hanno le “vecchie graduatorie” già esaurite e queste potrebbe rivelarsi un vantaggio per alcuni candidati del PAS, ma l’esito dipende dalla singola disponibilità territoriale.

Pas 2019: come partecipare alla fase transitoria

Gli aspiranti, sempre in base alla proposta dei sindacati, parteciperanno alla fase transitoria con la seguente modalità:

– Presentazione della domanda in una sola regione;

– Accesso selettivo per soli titoli (laurea) e servizi finalizzato alla copertura di tutti i posti disponibili all’interno della regione;

– I candidati che rientrano nel contingente accedono al PAS in quella regione e contestualmente lavoreranno su un posto disponibile fino al 31 agosto.
Se la valutazione di merito finale del percorso abilitante è positiva, si procede all’immissione in ruolo con anno di prova;

– Coloro che non rientrano nel contingente svolgeranno il PAS nella regione/provincia nella quale sono inseriti nelle graduatorie di istituto.

Il Pas 2019 sarà organizzato dalle Università in collaborazione con le scuole.

Per essere efficace, la fase transitoria deve partire dal 1°settembre 2019 e le graduatorie devono pertanto essere pronte entro il 31 luglio 2019. Su questa tempistica però, pesa senza dubbio l’iter politico dell’emendamento, che potrebbe condizionare le scadenze proposte.

Requisiti di accesso del Pas 2019

Ma chi partecipa ai PAS 2019? Ecco quali sono i requisiti

– Il servizio deve essere stato prestato per almeno 180 gg. per anno scolastico; vale anche il servizio prestato nell’anno scolastico 2018/19.

– Si può partecipare se almeno una delle annualità è stata svolta sulla classe di concorso per la quale si intende concorrere.

– La procedura si svolge anche per il sostegno e vi può accedere chi ha prestato almeno un anno di servizio su tale tipologia di posto.