Ocse:Pil italiano anemico, puntare su scuola e lotta evasione

da Il Sole 24 Ore

Il rilancio dell’Italia e del suo Pil passa anche dall’istruzione. Oltre che dalla lotta all’evasione fiscale. Parola dell’Ocse.

L’analisi dell’Ocse
Il Pil italiano resta debole rispetto agli altri paesi dell’Ocse e la produttività di gran lunga inferiore, fino al 70%. Nonostante il miglioramento dell’occupazione registrato nell’ultimo periodo è migliorato, in molti casi si tratta di lavori temporanei o poco qualificati e anche per questo i giovani senza lavoro restano moltissimi. Lo scrive l’organizzazione parigina nel paragrafo sull’Italia contenuto nel suo rapporto Obiettivo Crescita. Si è inoltre ampliata la forbice nella distribuzione della ricchezza mentre i tassi di povertà sono aumentati
dall’inizio della crisi.

Le ricette proposte
Invocando un rafforzamento dei recenti meccanismi di reddito minimo l’organizzazione parigina invita il nostro paese a potenziare anche il rapporto tra scuola e lavoro mentre l’inefficienza della pubblica amministrazione e la bassa qualità delle infrastrutture allontanano gli investimenti. Da qui la raccomandazione dell’Ocse, per il 2019, a razionalizzare le utilities territoriali e aprire i mercati locali alla competizione. Ma anche a migliorare la lotta all’evasione e la digitalizzazione sono gli altri obiettivi, accanto al sostegno di Anpac e Anpal nei rispettivi ambiti di applicazione.