Concorso DS: quale sorte per gli idonei non vincitori?

da Tuttoscuola

Ancor prima che venisse pubblicato l’elenco dei candidati concorso DS con i titoli assegnati, Tuttoscuola aveva evidenziato il problema degli idonei non vincenti, cioè di coloro che, pur superando tutte le prove, non rientreranno tra i 2900 vincitori del concorso DSAvevamo stimato intorno alle 400-450 unità il numero di quegli idonei. A elenco pubblicato con 3.424 candidati, comprensivo di 74 ammessi con riserva che potrebbero essere espunti successivamente con sentenze definitive, sono 450 i candidati che nel prossimo triennio non potranno accedere ai 2.900 posti da assegnare. Quale sarà la loro sorte?

Per gli idonei non vincenti potrà esserci soltanto una soluzione di recupero: un intervento legislativo ad hoc. Lo pensano in diversi, compresa la FLC CGIL che in una nota scrive: “Qualunque decisione in merito al problema non può essere assunta dal MIUR ma deve seguire la via legislativa (anche su proposta del Ministro dell’Istruzione) perché è necessaria una modifica di legge che estenda la validità della graduatoria rendendola permanente, per consentire, una volta assunti tutti i 2900 vincitori, di assumere anche tutti gli idonei, anche negli anni scolastici successivi al 2021/22 , via via che se ne presenti la necessità”.

“Ciò è accaduto in tutti i concorsi precedenti – continua la CGIL – in conseguenza dell’esaurimento della graduatoria dei vincitori e della estrema lunghezza delle procedure concorsuali che hanno sempre impiegato almeno 6/7 anni per concludersi. Riteniamo che l’iter di un provvedimento legislativo possa essere agevolato per il fatto che l’interesse personale di ciascuno dei circa 520 idonei (450 + 74 ammessi con riserva) ad avere il riconoscimento dell’impegno profuso nella procedura concorsuale coincida con l’interesse pubblico prioritario ad assicurare il buon funzionamento del sistema scolastico, assegnando a ciascuna scuola un dirigente titolare reclutato con un selettivo concorso pubblico”.

Tra i sindacati c’è anche chi pensa alla strada del ricorso per fare includere gli idonei esclusi tra i vincitori concorso DS.

Come si possa fare è tutto da vedere, perché, visti i termini del bando, non sarà facile convincere i giudici amministrativi. Ma, come si sa, la storia delle ordinanze cautelari ci ha insegnato che un fumus boni iuris non lo si nega a nessuno, prima che le sentenze di merito azzerino tutto.

È presto per avviare soluzioni legislative, ma, se c’è volontà politica per dare soluzione alla questione, è bene che il problema resti vivo.