Studenti disabili, via libera al decreto inclusione

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da Corriere della sera

Valentina Santarpia

ll Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto inclusione, che era stato esaminato in via preliminare lo scorso maggio. Le misure si rivolgono agli studenti disabili. A partire dall’assegnazione delle ore di sostegno, che verrà decisa d’intesa con le famiglie, sussidi, strumenti, metodologie di studio non saranno più elaborati in modo «standard», in base al tipo di disabilità, ma con un Piano didattico individualizzato che guarderà alle caratteristiche del singolo studente. «Sono particolarmente orgoglioso del provvedimento approvato oggi in via definitiva – dice il Ministro Marco Bussetti -. Un obiettivo che ho fortemente voluto fin dall’inizio del mio mandato e che è stato raggiunto tramite il confronto costante con le associazioni del settore e con l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica. Anche su questo tema così importante, possiamo presentare alle famiglie i risultati del nostro impegno concreto. Ogni studente deve essere protagonista del proprio percorso di crescita. I ragazzi che hanno bisogno di maggiore assistenza, da oggi potranno beneficiare di percorsi elaborati appositamente per loro, su base individuale. Uno strumento che potrà migliorare ulteriormente l’importantissimo lavoro svolto dai nostri docenti».

Tutti coinvolti

Esulta il sottosegretario all’Istruzione Salvatore Giuliano, che aveva portato avanti il progetto con l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica, con la collaborazione delle maggiori Associazioni e degli Enti interessati all’inclusione scolastica. «L’intero provvedimento si richiama alla Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento italiano con la L. 18/2009, introducendo così nel processo di inclusione scolastica il cosiddetto modello bio-psico-sociale della disabilità- spiega Giuliano- In altre parole, nella scuola, siamo tutti coinvolti nei processi di inclusione e nostro compito è tentare di rimuovere le barriere di ogni tipo che possono ostacolare la piena partecipazione dell’alunno con disabilità al contesto scolastico. La disabilità non riguarda solo la persona, riguarda anche il contesto sociale in cui questa persona vive e studia. Se il contesto è senza barriere e più ricco di opportunità, cambia il modo in cui questa persona vivrà la disabilità. È un cambio di passo fondamentale».

Le novità

Una delle priorità è stata quella di intervenire sui Gruppi per l’Inclusione Territoriale. Il testo originario prevedeva che essi avessero il compito di autorizzare le ore di sostegno richieste sulla base della documentazione. Con il decreto nuovo, sono stati creati gruppi di docenti esperti nell’inclusione a disposizione delle scuole per supportarle in tutti i passaggi e per svolgere attività di formazione e miglioramento dei processi di inclusione. Un altro passaggio importante riguarda l’attribuzione delle misure di sostegno, che sono le ore per il sostegno scolastico, ma anche altri strumenti. Le ore di sostegno sono definite, come in passato, da quello che si chiamava GLH, che ha il compito di redigere il Piano educativo individuale del bambino. Questo Piano però dovrà definire non sole le ore di sostegno, ma anche tutte le misure utili a rendere quanto più efficace possibile la partecipazione degli alunni con disabilità alle attività della classe e della scuola assegnando, così, al bambino la centralità che merita. «Stiamo investendo sulla cultura dell’inclusione. Sono convinto che le nostre scuole sapranno raccogliere la sfida e utilizzare i nuovi strumenti; la scuola italiana è sempre stata attenta all’inclusione – questo ce lo riconosce la comunità internazionale – ma non sempre ha avuto gli strumenti per realizzarla pienamente», conclude Giuliano.