Dall’educazione civica a quella sessuale

Quest’anno nelle scuole l’educazione civica, speriamo prossima quella sessuale

di Adriana Rumbolo

Tolstoj nel suo celebre romanzo Resurrezione ci suggerisce di prestare attenzione nella prima parte, quando:

” …Egli bussò. E, senza considerare chi avesse bussato, lei subito corse fuori dalla stanza, e lui sentì come si schiuse e poi cigolò la porta di uscita.

Egli già l’attendeva presso l’andito e subito l’abbracciò in silenzio.

Ella si strinse a lui, alzò il capo e con le labbra incontrò il suo bacio.

Stavano in piedi dietro il canto dell’andito in un tratto sgelato e asciutto, ed egli era tutto pieno di un tormentoso desiderio insoddisfatto.

All’improvviso la porta di uscita ebbe di nuovo uno schiocco  cigolò con lo stesso cigolio, e si udì la voce adirata  di Matriona  Pàvlovna:

-Katiuscia!

Ella si svincolò da lui  e tornò nella stanza delle ragazze.

Egli udì scattare il gancetto.

Dopo di che tutto tacque, l’occhio rosso della finestra scomparve, non rimase altro che la nebbia e il tramestio sul fiume,

Nechliudov si avvicinò alla finestra, non si vedeva nessuno.

Bussò, nulla gli rispose.

Nechliudov ritornò in casa dall’ingresso di parata, ma non si addormentò.

Si tolse gli stivali e a piedi scalzi andò per il corridoio verso l’uscio di Katiuscia, attiguo alla camera di Matriona Pàvlovna.

Dapprima udì Matriona Pàvlovna russare placidamente, e già voleva entrare, ma tutt’a un tratto ella si mise a tossire e si voltò sul letto scricchiolante.

Egli si irrigidì, e restò in piedi così forse cinque minuti.

Quando il tutto  fu nuovamente quieto, e si riudì quel russare tranquillo, egli studiandosi di camminare sulle assi dell’impiantito che non scricchiolavano, andò oltre e si accostò proprio all’uscio di lei.

Tutto era silenzio.

Ella evidentemente non dormiva, perchè non si udiva il suo respiro.

Ma appena egli mormorò :”Katiuscia”, ella balzò in piedi,si avvicinò all’uscio e, adirata, così gli parve, si mise a esortarlo ad andarsene.

_Ma che è questo? E’ forse possibile? Le zie sentiranno_

dicevano le sue labbra, ma tutto il suo essere diceva:”Son tutta tua”.

E questo soltanto capiva  Nechliudov.

_Be’, apri per un momentino.Ti supplico_ diceva pronunciando parole insensate.

Ella si chetò poi egli udì il fruscio della mano che cercava il gancetto.

Il gancetto scattò, ed egli penetrò nel vano dell’uscio.

La ghermì, così com’era, nella ruvida rozza camicia e con le braccia nude, la sollevò e la portò via.

_Ah! Che fate?_ mormorava lei.

Ma egli non badava alle sue parole e la portava in camera propria.

_Ah! non bisogna, lasciatemi_ella diceva, e intanto si stringeva a lui”.

E’ bellissima e necessaria questa schermaglia quando  il corpo  forte per il desiderio e oggi diremmo anche per la chimica  dell’amore annulla le ultime rigidità razionali , e tutto è in quella frase _Ah! non bisogna,lasciatemi_ella diceva  e intanto si stringeva a lui”

Nella mia esperienza a scuola con adolescenti quando mi facevano  domande di carattere sessuale mi accorgevo  tristemente che la maggioranza si avvicinava a un primo rapporto sessuale ignara dell’esistenza del DESIDERIO, ignari di ogni buona informazione, ma pieni di pregiudizi per informazioni non vere avute dagli amici o da giornali o film porno, che potevano trasformare momenti  magici  anche in atti di  violenza  come spesso ci riferisce la cronaca nera.

Con i ragazzi si può  e si deve parlare di molte cose basta usare le parole giuste con la verità.

Tempo fa ho scritto che nella mia decennale esperienza a scuola tre parole erano  sconosciute: regole, desiderio, grazie, ma niente è cambiato.

Ora spero nell’aiuto  di Tolstoj.