Fioramonti: subito sì al salva precari e no al controllo biometrico dei presidi. I primi obiettivi del neo ministro

da Tuttoscuola

Avanti con il decreto salva precari e stop invece al controllo biometrico per dirigenti scolastici e personale ATA. Nessuno tocchi invece l’esame di maturità. In due veloci interviste rilasciate al Corriere della Sera e a Repubblica, subito dopo l’investitura a ministro dell’Istruzione nel nuovo governo Conte, l’on. Lorenzo Fioramonti, già vice-ministro con Bussetti, mette in chiaro i suoi primi obiettivi. “Ci vogliono investimenti subito, nella legge di Bilancio: due miliardi per la scuola e uno almeno per l’università. Lo dico da ora: se non ci saranno, mi dimetto” dice nell’intervista al Corriere della Sera.

Oltre ad una richiesta di due miliardi per la scuola e di un miliardo per l’università che avanzerà già nel primo Consiglio dei Ministri, mette in chiaro due problemi che hanno animato il dibattito negli ultimi mesi: il decreto salva-precari e il controllo biometrico per i dirigenti scolastici.

Il decreto salva-precari mai nato e varato un mese fa “salvo intese” e che era il risultato dell’accordo di aprile tra Conte e i sindacati della scuola sarà ripresentato con qualche adattamento. Fioramonti dichiara che si adopererà per convincere i colleghi penta stellati che lo avevano bloccato, perché quel decreto deve andare in porto il più presto.

Sul controllo biometrico per i dirigenti scolastici, voluto dal ministro Giulia Buongiorno e avallato dal ministro Bussetti (dirigente scolastico) il neo ministro Fioramonti ha idee molto chiare: al secondo Consiglio dei Ministri chiederò di abrogarlo.

Per quanto riguarda l’esame di maturità, oggetto di modifiche contrapposte nell’ultimo biennio, Fioramonti ha una posizione netta: per cinque anni non si tocca.