Supplenti, troppi buchi nelle scuole: ora si arruolano anche gli studenti universitari

da Corriere della sera

Gianna Fregonara

C’è un nuovo gruppo di supplenti che s’avanza nelle scuole d’Italia: sono contraddistinti dalla sigla «Mad», che significa «messa a disposizione». Sono cioè quegli aspiranti supplenti che si mettono a disposizione di ogni singola scuola per supplenze più o meno brevi e che possono essere chiamati dal preside quando non trova più nessuno in alcuna graduatoria, a esaurimento, di merito e così via. Basta inviare – in questi giorni – un modulo alle singole scuole alle quali si offre la propria disponibilità e poi sarà il preside a decidere se non troverà più supplenti nelle graduatorie, se chiamare uno di questi aspiranti prof-.

Supplenti di complemento

Si tratta di supplenti di complemento, che dovrebbero essere pagati per coprire quei buchi di qualche giorno quando proprio i presidi sono in difficoltà. Ma il fatto che ormai le graduatorie in alcune regioni come Veneto, Lombardia e Piemonte siano terminate per materie come l’italiano e la matematica nelle medie e nelle superiori in diverse province da ormai alcuni anni, rende questi supplenti Mad una risorsa imprescindibile. Tanto che nell’ultima circolare del ministero dell’Istruzione si è deciso di dare qualche indicazione ai presidi per garantire trasparenza e competenza anche con loro. Si legge infatti: «In caso di esaurimento delle graduatorie d’istituto, anche delle scuole viciniori, e una scuola abbia necessità di ricorrere alle Mad, a garanzia della trasparenza della Pubblica amministrazione, il dirigente scolastico pubblica gli elenchi di aspiranti che hanno presentato l’istanza di messa a disposizione e conferisce la supplenza a seguito di procedura comparativa».

Anche studenti

Chi sono i «Mad»: la categoria è vasta e va da supplenti che tentano con scuole in province diverse da quella in cui sono in graduatoria a neolaureati non abilitati che intanto arrotondano. «Ma in casi eccezionali che cominciano a non essere più così tanto eccezionali i presidi ricorrono anche a studenti iscritti all’Università, per esempio a matematica», spiega il presidente dell’Associazione presidi del lazio Mario Rusconi.

Il record

«Andrebbe anche messa mano al regolamento che disciplina il reclutamento dei supplenti per inserire qualche norma sui Mad – propone Rita Frigerio, della Cisl – perché ormai in alcune scuola hanno anche supplenze annuali. Lo scorso anno sono stati 11.000 i contratti fatti a questi supplenti e quest’anno probabilmente si registrerà un nuovo record».