Inclusione scolastica: il punto della situazione

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da Tuttoscuola

Una delle novità sul fronte del sostegno e dell’inclusione scolastica è stata l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, il 31 luglio 2019, delle disposizioni integrative e correttive delle “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”, che modifica il DLgs 66/17, una delle deleghe della legge 107/15. Tra le modifiche, il riconoscimento del ruolo delle Istituzioni Scolastiche nella progettazione dei percorsi di inclusione, grazie alla restituzione, in particolare al Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione dei singoli alunni, della prerogativa di avanzare le proposte di quantificazione delle ore e delle altre misure di sostegno, una facoltà che il precedente decreto assegnava ai Gruppi di Inclusione Territoriale. Per quanto riguarda l’elaborazione del Profilo di Funzionamento, al fine di favorire “il diritto di autodeterminazione nella massima misura possibile”, il decreto prevede la collaborazione dello stesso soggetto con disabilità. La partecipazione della scuola è affidata al dirigente scolastico “ovvero a un docente specializzato”. Proviamo a fare il punto della situazione con l’aiuto del fascicolo informativo della FLC CGIL “Novità e questioni emergenti: cosa sapere prima della ripartenza”.

Il decreto richiama più volte un approccio di tipo integrale e multidimensionale alla disabilità, e la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità, della Salute (ICF) diventa riferimento esplicito sia per l’accertamento della condizione di disabilità sia per il profilo di funzionamento.

Per favorire una maggior corresponsabilità nei processi di inclusione si prevede il coinvolgimento delle famiglie a vari livelli e la partecipazione attiva delle Associazioni rappresentative delle persone con disabilità, delle Asl, degli Enti Locali che, con accordo in sede di Conferenza Unificata, dovranno definire modalità di attuazione e standard qualitativi delle prestazioni di loro competenza.

Il ruolo del personale ATA nei processi di inclusione degli alunni con disabilità viene richiamato nell’ambito delle competenze definite dall’ultimo CCNL e valorizzato mediante la partecipazione al Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI), costituito presso ciascuna istituzione scolastica.

Le nuove disposizioni consentono di confermare gli incarichi a tempo determinato ai docenti specializzati su richiesta delle famiglie e dopo la valutazione del Dirigente Scolastico. Sul fronte della formazione è stato avviato il IV ciclo del TFA di sostegno per 14.000 posti, con costi che superano anche i 3.000 euro a carico degli specializzandi. Il piano di formazione triennale annunciato dal governo prevede 40.000 complessivamente specializzati, per cui andrebbe attivato un V ciclo del TFA.