Leggere in classe ad alta voce aiuta a crescere: dal 1° ottobre via alla seconda edizione del progetto »Leggimi ancora»

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Leggere in classe ad alta voce, ogni giorno, cambiando stili, generi e temi, produce effetti positivi in tutti i settori dell’apprendimento. Ne sono convinti i 13.000 docenti di scuola primaria che hanno aderito alla prima edizione del progetto nazionale “Leggimi ancora. Lettura ad alta voce e life skills”, organizzato e promosso da Giunti Scuola e Giunti Editore. Hanno letto in classe, ai loro bambini, fino a un’ora al giorno di racconti e storie coinvolgendoli poi nella rielaborazione delle emozioni suscitate, del lessico acquisito, delle difficoltà incontrate.

Tutto è pronto adesso per il secondo anno, dal 1° ottobre 2019 sul sito www.leggimiancora.it sarà possibile aderire alla nuova edizione: il docente che iscrive la propria classe riceverà un “kit per la lettura” con titoli messi a disposizione da Giunti Editore, istruzioni su come leggere al meglio ai bambini, formazione online e tutoraggio costante. La sfida è rivolta a tutti i docenti delle scuole primarie che vogliono ripetere l’esperienza o iscriversi per la prima volta.

La lettura è uno strumento potente per aiutare i bambini nel loro percorso di crescita, per sviluppare le cosiddette “life skills”, ovvero le competenze cognitive, emotive e sociali utili per il successo scolastico e per la vita. Leggere ad alta voce è una vera e propria palestra che allena e sviluppa specifiche abilità legate alla comprensione, all’apprendimento, alla costruzione della propria identità, allo sviluppo del pensiero critico, al riconoscimento delle emozioni, alla gestione delle difficoltà. Ed è un gran divertimento! I bambini coinvolti nella prima edizione, più di 200.000 da nord a sud del Paese, hanno personalizzato questa esperienza assieme ai loro docenti, con disegni, presentazioni, “angoli della lettura”, riflessioni e diari di bordo del progetto.

“Leggimi ancora” nasce dall’incontro tra Giunti Scuola – le cui attività sono orientate a valorizzare e aumentare il benessere degli studenti nelle aule – e Federico Batini, professore di pedagogia sperimentale, metodologia della ricerca educativa e metodi e tecniche della valutazione scolastica dell’Università di Perugia, la cui attività di ricerca sviluppa da anni un filone dedicato alla lettura e ai suoi effetti, che firma la direzione scientifica dell’intero progetto. “Leggimi ancora” è uno strumento di promozione della lettura presso i più giovani, e in particolare della lettura ad alta voce, come risposta a percentuali rilevanti di dispersione scolastica, al crescente analfabetismo “funzionale”, al calo dei lettori, costante negli ultimi anni, e alle difficoltà di relazione con le differenze. La lettura è una vera e propria ginnastica per il cervello, le cui ricadute positive si apprezzano in ambito scolastico e nell’ordinarietà della vita.

All’interno del progetto il dipartimento di filosofia, scienze sociali, umane e della formazione dell’Università di Perugia, coordinato da Federico Batini, ha condotto una ricerca che ha coinvolto più di 1500 alunni rappresentativi di tutta la primaria e del territorio nazionale, selezionati tra le classi iscritte a “Leggimi ancora”, dove i docenti hanno svolto letture ad alta voce per un’ora al giorno per 100 giorni seguendo un protocollo fornito dal team di ricerca.

Prima e dopo la sperimentazione sono stati misurati, attraverso strumenti standardizzati, dimensioni cognitive, abilità specifiche legate alla comprensione e dimensioni emotive nonché elementi predittori del successo scolastico degli allievi. I risultati di questa imponente ricerca verranno resi noti durante la prossima edizione della fiera Didacta, all’interno del convegno “Leggimi ancora. Lettura ad alta voce e life skills” che si terrà a Firenze presso la Fortezza da Basso l’11 ottobre dalle 9 alle 13.