Dispersione scolastica, da Intesa Sanpaolo oltre 27 milioni per progetti non profit

da Il Sole 24 Ore

di Redazione Scuola

Quasi 27 milioni di euro messi in campo tra il 2016 e il 2018 per progetti di enti non profit, con una dotazione di oltre 13,5 milioni per il 2019. Sono le risorse erogate dal Fondo di beneficenza di Intesa Sanpaolo a sostegno di iniziative tra le quale spiccano quelle contro la dispersione scolastica, una delle tre aree di intervento del Fondo per il biennio 2019-2020, insieme alla violenza sulle donne e sui minori e alla demenza senile.

Progetti per l’inclusione
Proprio di scuola si è parlato ieri a Milano all’evento “Presenti…inclusi: Esperienze e progetti di inclusione sociale e contro la dispersione scolastica” , una giornata di incontri organizzata da Intesa Sanpaolo con la Fondazione Lang per offrire agli enti impegnati in questo settore la possibilità di incontrarsi e di conoscere i progetti sociali destinati alla formazione, anche professionale, e al lavoro, con una particolare attenzione a quelle persone tra i 15 e i 29 anni che né studiano né lavorano. Alla presenza del presidente di Intesa, Gian Maria Gros-Pietro, sono state esplorate le iniziative sociali nate per contrastare un fenomeno, quello della dispersione, che secondo gli ultimi dati Istat interessa in Italia il 14% dei giovani tra i 18-24 anni. In assenza di istruzione – sottolinea una nota – spesso le precarie condizioni delle famiglie di provenienza spingono a un inserimento dei ragazzi precoce nel mondo del lavoro senza basi efficaci, quindi in forza lavoro poco qualificata o sfruttata.

Il Fondo di beneficenza
Previsto dallo Statuto di Intesa Sanpaolo – spiega una nota – il Fondo di Beneficenza e opere di carattere sociale e culturale fa capo alla Presidenza della Banca e permette di stanziare una quota degli utili alla beneficenza e al sostegno di progetti di solidarietà, utilità sociale e valore della persona. Le erogazioni prevedono liberalità territoriali (fino a un importo massimo di euro 5mila), per il sostegno di progetti e iniziative di impatto locale, e liberalità centrali (fino a un massimo di euro 500mila), a supporto al sostegno di progetti di più ampio rilievo. Tutte attività realizzate nell’ambito dell’adesione del Gruppo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dall’Agenda 2030 dell’Onu.