Fioramonti: via le tre buste dalla Maturità e l’Invalsi dalla terza media

da Corriere della sera

Maturità, si cambia di nuovo. Il neo ministro Fioramonti aveva promesso che non ci sarebbero stati stravolgimenti, ma ha anche fatto capire che alcune migliorie erano possibili, anzi necessarie. C’è in sospeso la questione se reintrodurre o meno la traccia di storia, come richiesto fra gli altri dalla senatrice a vita Liliana Segre, su cui il ministro si è detto possibilista. Adesso si fa strada anche l’ipotesi di rivedere una delle novità più contestate della Maturità targata Bussetti: l’orale in stile quiz tv. «Sulle buste – ha detto oggi il ministro intervistato dal sito Tecnica della Scuola – , che sono un elemento formale più che sostanziale, stiamo valutando quale intervento fare: garantiscono trasparenza, però necessitano di tempo e risorse. Vorrei evitare che ore e ore si perdessero per cercare di distribuire quesiti. Mentre le commissioni devono dedicarsi alla valutazione e all’esame degli studenti: non fare delle lotterie». Addio alle buste dunque? Par di capire di sì, si saprà – dice sempre il ministro intervistato da Alessandro Giuliani – nel giro di poche settimane.

Test Invalsi non più obbligatori

E le prove Invalsi, che da quest’anno avrebbero dovuto diventare obbligatorie? Già un mese fa, in un’intervista al Corriere aveva anticipato: «Il test Invalsi è utile ma non deve essere requisito di ammissione alla maturità. L’anno scorso non era obbligatorio e l’hanno fatto praticamente tutti, credo che se fosse obbligatorio avremmo l’effetto di spaventare insegnanti e studenti». Oggi si è spinto anche più in là: «Credo molto nella valutazione ma non deve essere un onere. Non si deve studiare per passare il test di valutazione. I test Invalsi devono essere volontari, sarebbe bello avere la fila fuori dalla porta per farli». Un’affermazione che sembra confermare le voci circolanti da settimane secondo cui il ministro vorrebbe eliminare l’obbligo delle prove Invalsi non solo in quinta superiore, dove sono state introdotte per la prima volta l’anno scorso in forma ancora solo facoltativa, ma anche in terza media, dove invece sono già obbligatorie. Anche questo si capirà a breve: per quanto riguarda la valutazione il ministro si è comunque impegnato per usarla per migliorare le condizioni delle scuole che nelle prove Invalsi si dimostrano problematiche.