Blitz anti assenteismo I genitori con i prof: fate un lavoro prezioso

da La Stampa

Bernardo Basilici Menini

torino
Dopo le verifiche della Guardia di Finanza, mamme e papà fanno quadrato intorno ai professori. Allo storico liceo Gioberti, lo scorso mercoledì mattina, si sono presentati i militari per un controllo sull’assenteismo. I professori sono dovuti uscire dall’aula, documento alla mano, per confermare identità e presenza. I genitori hanno firmato una lettera di solidarietà nei confronti dei docenti. «Conosciamo bene il lavoro degli insegnanti. E’ un impegno costante, preparato con cura ogni giorno, che contribuisce a far crescere i nostri figli, e a farli diventare cittadini colti, liberi e consapevoli». Poi: «Il lavoro degli insegnanti è il bene più prezioso in un Paese civile, che deve saperlo apprezzare, valorizzare e premiare. Noi lo facciamo perché lo conosciamo bene, e possiamo testimoniarne la presenza, il valore e l’efficacia».
La verifica, disposta dal Nucleo provinciale della Guardia di Finanza, fa parte una serie di 70 controlli effettuati in tutta Italia. I dubbi riguardano il motivo per cui, a Torino, sia stato scelto proprio il liceo classico e linguistico di via Sant’Ottavio, dove non sono state riscontrate irregolarità. Gli stessi professori sono perplessi. «Ho parlato con i miei colleghi e a tutti noi sembra un mistero – spiega Ward Ciaran, prof di inglese – Ma la più importante è che sia stato verificato che era tutto a posto». Il preside preferisce non rilasciare dichiarazioni, mentre i sindacati sono saliti sulle barricate. La Flc Cgil di Torino e Piemonte parla di «una modalità senza precedenti in un contesto scolastico, dove la ricaduta educativa e sulla relazione docente-allievo, compresi l’autorevolezza e la credibilità del docente, sono fattori imprescindibili e da considerare». I Cobas si dicono «sbigottiti. E’ stata un’umiliazione per i docenti. La scuola non è sede di furbetti o evasori, i dispositivi di controllo interni ci sono e funzionano». Prese di posizione arrivano anche dalla Cub (che ha sollevato il caso) e dalla Cisl, che sottolinea come «il settore dell’istruzione sia uno di quelli con i minori tassi di assenteismo, in un Paese in cui l’evasione fiscale raggiunge livelli impressionanti». Tutte le sigle hanno chiesto chiarimenti su una vicenda in cui i «perché» sono ancora aperti.