Modifica decreto 81 su sicurezza ok, ma servono più fondi per l’edilizia scolastica

da Tuttoscuola

Dopo la manifestazione dei dirigenti scolastici – prevista davanti al Ministero dell’istruzione a Roma, ma autorizzata il 30 ottobre in una piazzetta adiacente, togliendole visibilità – anche i parlamentari del M5S, dopo quelli del Pd, annunciano la riforma del d.lgs. 81/2008 sulla sicurezza degli edifici scolastici.

La riforma delle norme sulla sicurezza delle scuole, prospettata dai parlamentari di maggioranza, coincide con l’obiettivo della manifestazione: dirottare la responsabilità per la sicurezza sui proprietari degli edifici (Comuni, Province, privati), anziché sui capi d’istituto che la legge considera datori di lavoro e che, per quanto riguarda gli edifici, dipendono tuttavia dal potere decisionale e di spesa dai proprietari.

Si tratta di una richiesta legittima, condivisibile e più che comprensibile, ma prima ancora di parlare di responsabilità per eventuali danni alle strutture o incidenti in cui possono incorrere alunni e personale scolastico, è opportuno e necessario realizzare le condizioni ottimali di sicurezza, soprattutto negli edifici di costruzione datata.

Prevenire è meglio che cercare responsabilità.

Oltre alla riforma del decreto legislativo 81/2008, finalizzata a chiarire le effettive responsabilità dei proprietari rispetto a quella dei conduttori, occorre, pertanto, potenziare decisamente i finanziamenti per l’edilizia scolastica, dando la precedenza non soltanto agli interventi sulle vecchie strutture, ma anche al sostegno di nuove costruzioni in sostituzione di edifici non di proprietà degli Enti Locali (di cui non esiste un censimento preciso) e spesso tuttora collocati in abitazione ad uso civile per i quali le ristrutturazioni e gli adeguamenti sono più difficili.