Sulla epistemologia genetica di Jean Piaget

“Nota essenziale sulla epistemologia genetica e sulla potenziale psicopedagogia clinica di Jean Piaget”

di Gianfranco Purpi

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…Io ho mi sono cimentato in studi approfonditi e soprattutto appassionati su tutta la produzione,le ricerche e il pensiero di Jean Piaget,…che promanano antropologicamente…( e in quanto a concetto teoretico generativo di fondamento filosofico delle sue ricerche di psicologia dell’età evolutiva!),…dallo “slancio vitale divinizzante contingentista/possibilistico (…ma anche provvidenzialistico e pascaliano) di Henry Bergson …e dallo strutturalismo bio/neuro/fisiologico e psico/apprenditivo/epistemico di Chomsky!

… Così,sembra indubbio scientificamente che,lo stesso Jean Piaget,…approdi sempre pervasivamente verso la costruzione di un contributo originale configurante una sua peculiare “‘epistemologia genetica” di indagine e di anamnesi clinico/diagnostiche da integrare e funzionalizzare sempre in prospettiva transdisciplinare/interdiscinare e nomotetico/idiografica con tutte le diverse scienze umane che sono sempre,nello stesso tempo e per lo stesso motivo,…”scienze pedagogiche”… di una filosofia in quanto filosofia/metodologia criticistica sempre fondata sulla “paideia” dell’educazione scolarizzata….da personalismo/critico/cristianizzante/storicistico…

…Così,…dobbiamo mettere a fuoco bene i rapporti interdisciplinari/transdisciplinari e le intersecanti dialettiche di formulazione teorico/prassica e analitico/sintetica,…tra J. Piaget e i diversi filoni della psicopedagogia dello strutturalismo didattico/antropologico di J.Bruner,della prospettiva comportamentista di Skinner,degli autori del Mastery Learning (Bloom,Blook; ecc.),dei teorici degli orientamenti della “non/direttività”(K.Rogers,ecc.),… e della “psicologia umanistica” (Maslov,ecc.),ancorchè della prospettiva psicanalitica d’intendere e presuppore intepretativamente le variabili soggettive ed oggettive della psicanalisi pedagogicizzante (da Freud e Jung a Brenner e Blanco) ;..ancorché…gli orizzonti fi pedagogia della destrutturazione didattica …e della “descolarizzazione” di Illhic…

…A Piaget …non si è “opposto” mai nessuno,…ma tutti hanno teorizzato,riconosciuto e acclarato la consapevolezza che lo stesso ginevrino si pone come generativo “epistemologo della conoscenza e ricercatore descrittivo”… di psicologia dell’età evolutiva (…e quindi quale teorico dell’apprendimento umano in orizzonte di descrittività situazionale e di docimologia cibernetica/semiologica/sistemica delle diverse variabili psicosociali di analisi dell’insegnamento e di analisi dell’apprendimento)……Tutti tali indirizzi,prospettive,autori e orientamenti di psicopedagogia e quindi di psicodidattica e progettualità di funzione docente (a livello di didassi e di metodologia didattica o di didattica della metodologia…) …hanno riconosciuto sempre la necessità di fondarsi sulle premesse descrittive ed epistemologiche (e di filosofia dell’educazione e di pedagogia sperimentalizzante!) …messe in luce e descritte dalla ricerca piagettiana per evolverne e strutturarne a compimento produttivo/elaborativo … le diverse potenziali implicanze di quest’ultima (…in chiave di “teoria dell’istruzione”, di “meta/razionalizzazione curricolare” delle diverse variabili d’insegnamento/apprendimento di programmazione operativa,… e quindi di teorizzazioni sistemiche,cibernetiche e semiologiche dell’analisi e della progettazione della relazione didattico/educativa in quanto progettualità delle diverse funzioni dell’insegnamento/istruzione e di apprendimento/motivazione/interesse/formazione, …entro le coordinate di logica pedagogica normativa e prescrittiva…sempre da rinvenire inconfutabilmente sul solco dewejano ed entro la logica neocriticistica delle più attuali razionalizzazioni scientifico/sperimentali!)…

…Si pensi,infatti, che il testo più rilevante,in questo senso, di Jerome Bruner , è stato e sarà sempre:”Verso una teoria dell’istruzione” (Armando Ed. , Roma ) …,laddove,per questo, si definiscono e si fissano esplicitamente le peculiarità,le pregnanze e le differenziazioni fondamentali…tra “educazione casualistica ambientale” (… in quanto mera contingentistica socializzazione/acculturazione ambientale , … anche attraverso le “agenzie educative parallele alla scuola e relative ai flussi dei mass/media o della veicolazione informatica”) ; …e le prerogative genetico/generative funzionalistiche di ogni modello etico/sociale ,antropologico e di civiltà della società civile/politica…che non può non scaturire dall’ “educazione pedagogica peculiare dei soli istituti scolastici assiomaticamente intesi” (quindi,per questo, in quanto oggettualità di “Pedagogia sistemica della scuola” , …figlia di una “metateoria culturale” della funzione docente e dell’apprendimento/formazione,…sempre anticipata e strutturalistica (Bruner), individualizzata/personalizzata (Autori del Mastery Learning),accelerata (Skinner),intenzionalizzata/sistemica(autori della psicopedagogia olodinamica di Renzo Titone e della “psicologia umanistica” di Maslow e del personalismo cristiano/critico maritainiano/mouneriano), “non direttiva” (Rogers, Zavalloni,ecc), intenzionalizzata/arte- fatta e teleologico/assiologica,ecc. .

…Comunque ,i diversi contenuti e le diverse prospettive di legittimazione teoretica fondante, di studio scientifico produttivo e di sperimentazione psicopedagogica e didattica , …esplicitate e/o proiettate in frammentazione prospettica da Jean Piaget …al panorama della più recente ricerca psicopedagogica, di filosofia dell’educazione pedagogica , di Teoria della scuola, di Teoria dell’apprendimento/insegnamento , …e ,soprattutto,…di “epistemologia genetica”;…si possono rinvenire sistemicamente e didascalicamente compendiati nella complessa/valoriale contestuale opera di Guido Petter (si veda , in particolare, Guido Petter:Lo sviluppo mentale nelle ricerche di Jean Piaget, Edizione Giunti, 1990) , ma anche di Evandro Agazzi, dello stesso Piaget , di Furth e Whacs , di Aebli, di Hill, di Clotilde Pontecorvo, di Fabrizio Ravaglioli , di Cesare Scurati,di Elio Damiano,di Mario Mencarelli,di Mario Manno e di Margaret Mead tanto (…per citare alcuni dei molteplici “piagettiani”!)….

 

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