Iscrizioni alunni 2020, cosa accade se la scuola riceve troppe richieste

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da La Tecnica della Scuola

Un paragrafo della Circolare n. 22994 del 13 novembre riguardanti le iscrizioni all’a.s. 2020/2021 è dedicato alle iscrizioni in eccedenza.

Può capitare che una scuola riceva infatti troppe domande di iscrizione, che non possono essere accolte, perché esiste un limite massimo oltre il quale non si può andare, definito dalle risorse in organico e dalla capienza delle aule.

In questi casi è dunque necessario che la scuola definisca dei criteri di precedenza nell’ammissione, mediante delibera del Consiglio di istituto da rendere pubblica prima dell’acquisizione delle iscrizioni con affissione all’albo, con pubblicazione sul sito web dell’istituzione scolastica e, per le iscrizioni on fine, in apposita sezione del modulo di iscrizione opportunamente personalizzato dalla scuola.

In proposito, il Miur fa un’importante precisazione: nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, i criteri di precedenza deliberati dai singoli Consigli di istituto debbono rispondere a principi di ragionevolezza. Tra questi, possono rientrare i criteri della viciniorietà della residenza dell’alunno/studente alla scuola o quello riguardante particolari impegni lavorativi dei genitori.

Tra i criteri, andrebbe evitato il ricorso a eventuali test di valutazione quale metodo di selezione delle domande di iscrizione, mentre assolutamente vietato è dare la  priorità alle domande di iscrizione in base alla data di invio delle stesse.

L’eventuale adozione del criterio dell’ estrazione a sorte rappresenta l’estrema ratio.

In merito agli istituti comprensivi, alunni provenienti dalle scuole primarie dello stesso IC hanno priorità rispetto a quelli provenienti da altri istituti. Questo criterio deve essere esplicitato nelle delibere del Consiglio di istituto che fissano i criteri di precedenza.