Ed era sempre come entrare…

“…ED ERA SEMPRE COME ENTRARE … “
(Racconto poetico e fabulistico di Gianfranco Purpi)

… Ed era sempre,…per me,… come “Entrare”… in un Sepolcro di Luce Divina e di…Cultura Mariana di Storia di tutti i giorni …e di quella Vulgata di Gente Comune che mi insegnavano tante Favole Folcloristiche di Vita Vera… a guisa di apparenti Stupite Attese millantatamente infastidite !
… E io ,…dopo aver apposto la firma della speranza e della gioia di “esserci” ,…ti guardavo fisso dal fondo del saloncino…per poi uscire fuori fintamente sornione e…scrutare quanto “mancavo” alle sbirciate dei tuoi occhi …sempre esaltanti di destrezza nichilistica occultante…
… Senza muovere né faccia e nemmeno bocca,entrambi,…dopo esserci irradiati …un saluto di occhi gioiosi e sublimi ,…e luccicanti a più non posso,… con due braccia frontali tese ,…e due cuori invisibili e ben tacitati neurovegetativamente, …che,se fosse stato solo per loro,…sarebbero scoppiati di certo…volando fin sopra l’Etna …per non scendere mai più a valle!
…E l’attesa del proprio turno…”reciprocizzante”…era dolce e da brividi,…allo stesso tempo e per lo stesso motivo…
…E quel caffè caldo e quella granita che prendevo assieme ad una Compagna di Vita , … erano tutto il contrario della santità e della bontà assoluta del tuo voler bene con il candore che …il Diavolo sconosce ,…e solo la Madonna più Mariana della Terra…capisce e riesce a sollecitare quando i fiori dei suoi giardini (…“che nessuno sa”!) …lo meritano per davvero !
…Invece …l’altro caffè e l’altra granita che sai…parevano davvero ad entrambi…il “sun- ballein” hegeliano di una convivialità ecumenica e …sincronicamente di perfettibile combaciamento dualistico dalle empatie e dalle dialogicità assolutamente “teleologiche” , …che purtroppo il “Dio Orologiaio” aveva disegnato “fuori tempo massimo”…
…E poi,…quando finalmente giungeva il momento di parlare,raccontare e …”operare” istituzionalmente”,…sembrava che entrambi fossimo intontiti di voglia matta di dire con la parola della lingua …quello che non si sarebbe mai potuto dire nell’”hic et nunc” della triade dialettica esistenzialista !
…Ma gli occhi parlavano di tutto …in astraenza teoretica e “storicissima” da non crederci;…e raccontavano storie su storie …attraverso microcircuiti neurofisiologici e…spiritualizzanti deistici riflessi “incondizionati” da niente e da nessuno se non da noi due;…e invocavano terapie d’urto da far venire i brividi ai polsi;… e pareva si sradicassero,al postutto,…dalle loro orbite ellittiche oculari…per inabissarsi nel mare profondo più salato e…più felicitante della vita e per la vita…che si congiunge con la stella di Aldebaran…
….Per poi volare ad Atlantide, …all’Alba del giorno dopo, …e non far più ritorno in questa terrestrità…, sfiorando rocce e dirupi…di sogni ad occhi aperti…e …di “Totem e Tabù” ,… da restare Fulminati di Tormento,Angoscia e Speranza …proprio come Folgorati sulla Via di Damasco (…restando a piedi scalzi e flagellati… su quell’altra Via di Emmhaus!)…
…Ma,…alla fine delle “operazioni immateriali”…pare che entrambi…si atterrasse …in quegli aeroporti piccini e tribali dell’entroterra africano,…senza sensi di colpa e …senza colpo ferire;…ma con una tale voglia che ciascuno avesse capito e compreso …perchè l’austerità e la frugalità patriarcale e bigottamente repressiva …l’avessero fatto storicisticamente ed esistenzialmente da Padre/Padrone…
… Ora?…Sappiamo,…sai,…so…e quell’aperitivo mi ha Benedetto pure la Lacoste,la sedia e il tavolo…con noi due soli protagonisti…di questo Rito che nessuno potrà mai aver capito ,…e capirà,…e nemmeno potrà immaginare di sapere e comprendere anche nell’Eternità delle Vertigini Inconsapevoli !
… E…Gesù nascerà proprio … come “Gesù/Bambino/Vero/di/Maria” , …che nasce …e ti nasce sempre,…e che mi pare …a volte…di vederlo già alla Prossima Primavera…con i lampi elettrici degli occhi e della voce di quando …si era nel Sepolcro del Dio Padre!
…Con i suoi Sorrisi da Betulle sempre dolomitiche e da Lago ghiacciato che …è felice di far pattinare tutti gli Uomini e le Donne di Buona Volontà …sulle lastre levigate a festa delle sue rifrangenze celesti da “Luce dell’Est ,… con gli aghi di pino sempre assieme a due soldi di speranza vicino agli Uccellini indifesi che pigolano Teneri sulle fronde più alte degli Abeti da Presepio Perenne…
…Con la Storia,…la Geografia,….l’Antropologia,…e le tacite e ovvie …”interiorizzazioni” …e “contaminazioni” santificanti e transferialmente sublimanti ; …con le metaforizzazioni più ermeneuticamente “audaci” … di un caffè e di una granita…da bere e sorseggiare da vero Elisir da Calice Terrestre di un Dio Maestro di …idealismo assoluto come assoluto realismo…e di Sacrificio di Etica per l’Etica …
…Ma ci siamo ancora terrestri,…fino ad ora almeno,… a questo mondo!
…E la vita continua…e ci continua…;…anche in storicità empiriofenomenologica,… e…”da matti”…
…Si! … Da matti e trasgressivi …solo se si arriva a volerlo…da “matti” stessi ,…e … da “Logos” giammai solo quantistico/unilineare sacrificale ;…e invece soltanto …da Logos Poligonico/Polifonico e Fertile… Paideticamente fondato e teleologicamente intenzionato alla vera gioia di…”vivere per vivere”,…come in quel film con Yves Montand, Annie Girardot e Candice Bergen,…da sogno e fantasia e realtà da catarsi meravigliosa;…che sappiamo !

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