Scuole di Specializzazione di area sanitaria, gli iscritti danno i voti a strutture e attività

Scuole di Specializzazione di area sanitaria, gli iscritti danno i voti
a strutture e attività: tre su quattro promuovono il percorso formativo
Pubblicati i risultati del questionario per la rilevazione
delle opinioni degli specializzandi

Soddisfatti dei percorsi formativi e delle attività assistenziali e professionalizzanti. I medici specializzandi danno i voti alle Scuole di Specializzazione degli Atenei italiani e promuovono servizi, insegnamenti e strutture. È quanto emerge dalle risposte al questionario compilato dai 16.841 iscritti alle 1.266 Scuole di Specializzazione (41 le Università).

Nel complesso, tre specializzandi su quattro valutano il percorso formativo adeguatamente calibrato per consentire l’acquisizione delle competenze necessarie a esercitare la professione di specialista all’interno delle strutture ospedaliere. Ma sono apprezzati anche gli aspetti legati alla facilità di accesso a biblioteche o riviste (il 74% degli specializzandi ha risposto positivamente) e alla graduale assunzione di autonomia e responsabilità nell’espletamento delle attività pratiche e professionalizzanti durante il corso di studi (l’84% si è espresso in senso positivo).

È il quadro che emerge dai risultati in forma aggregata dei questionari anonimi di valutazione delle Scuole di specializzazione di area sanitaria ad accesso riservato ai medici in formazione. La rilevazione è  finalizzata ad acquisire l’opinione degli specializzandi sulla qualità dei percorsi formativi delle Università. È disponibile da oggi sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nell’area Stampa e Comunicazione/Notizie e Home/Argomenti e Servizi/Università/Offerta Formativa/ Scuole di specializzazione https://www.miur.gov.it/web/guest/-/scuole-di-specializzazione-di-area-sanitaria.

Particolare riferimento viene fatto alle modalità formative e alla disponibilità di servizi connessi alla formazione stessa e offerti dalle scuole. L’implementazione del questionario di valutazione (che è previsto dall’art. 6 del Decreto interministeriale 402/2019) è stata deliberata, nella seduta del 5 dicembre 2018, dall’uscente Osservatorio nazionale della formazione medica specialistica, presieduto da Roberto Vettor. Una proposta accolta dal MIUR nell’ottica di una sempre maggiore trasparenza. Hanno supportato l’iniziativa l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) e il CINECA.

Il questionario, composto da 84 domande e strutturato in 9 sezioni, è stato erogato dal MIUR tramite una piattaforma informatizzata gestita da CINECA nel periodo compreso tra il 17 dicembre 2018  e il 17 gennaio 2019. Sono risultati compilati 18.567 schede demografiche e 16.841 questionari. Nel report pubblicato sono riportati i risultati macro aggregati delle 14 domande delle sezioni dalla due alla otto, anticipati da alcune informazioni ottenute dalle schede demografiche.

L’attuazione del progetto e la pubblicazione dei relativi risultati in forma aggregata rappresentano, ai fini della rilevazione della qualità della formazione medica specialistica offerta dalle Università italiane, un importante risultato. Questo nell’ambito della riforma attuata con l’introduzione del Decreto del MIUR, di concerto con il Ministero della Salute (il 402/2017)e delle complesse attività di accreditamento dei corsi di specializzazione di area sanitaria nelle loro prime tre tornate post riforma realizzate nello scorso triennio dall’Osservatorio nazionale della formazione medica specialistica.