L’offerta formativa va «letta» oltre pregiudizi e mode

da Il Sole 24 Ore

di Carmela Palumbo

La scelta della scuola del primo ciclo, in particolare la primaria, e soprattutto la scelta dell’indirizzo di studi di scuola superiore rappresentano per i genitori una tappa importante e delicata del rapporto educativo con i propri figli nel quale, dal nostro punto di vista, si esplica uno dei momenti più significativi della responsabilità genitoriale.

Le iscrizioni al nuovo anno partono il 7 gennaio e si chiudono il 31 gennaio. La procedura è sempre online tramite il portale Iscrizioni online. I genitori, già a partire dalle ore 9 del 27 dicembre, potranno accedere alla fase di registrazione che precede l’invio della domanda tramite il portale www.iscrizioni.istruzione.it. Chi ha un’identità digitale Spid (Sistema pubblico di identità digitale) potrà entrare nella sezione web con le credenziali del gestore che ha rilasciato l’identità. Le famiglie in difficoltà potranno, come sempre, far riferimento agli istituti scolastici.

Si tratta di decisioni che hanno sicuramente valenza familiare e individuale, ma che hanno, in prospettiva, un grande impatto sulle opportunità di sviluppo economico del Paese e di piena occupazione, anche femminile.

Sono noti i dati sui fabbisogni occupazionali, soprattutto nei settori manufatturieri e a più alto tasso di innovazione tecnologica dell’Italia che il sistema formativo nel suo complesso non riesce a soddisfare. Come pure sono noti i dati sul basso numero di laureati e ancor più di diplomati Its (Istituti tecnici superiori).

Da questo punto di vista si può ritenere che un buon orientamento costituisce una delle leve per perseguire l’obiettivo 8 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, in quanto può «incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti».

Quindi le politiche dell’orientamento devono permettere a famiglie e giovani di compiere scelte ponderate basate sulla conoscenza di dati e informazioni utili sull’evoluzione del mercato del lavoro e sulle caratteristiche e la qualità dell’offerta formativa. È richiesta ai genitori la capacità di lettura della varietà dell’offerta formativa e delle prospettive occupazionali. Ma a loro è richiesto anche uno “sguardo” profondo e oggettivo sulle attitudini e capacità dei figli e sui punti di forza che li caratterizzano in termini di apprendimento e interessi. Per orientarsi nell’offerta formativa è bene che i genitori tengano conto di alcuni fattori e indici di qualità della stessa. Per la scuola primaria e media è fondamentale verificare, attraverso il Piano dell’offerta formativa (pubblicato sul sito di ogni scuola e reperibile sul portale Miur «Scuola in chiaro») e mediante domande mirate nel corso delle giornate di orientamento promosse dalle istituzioni scolastiche, quale attenzione viene riservata alle competenze di base, all’insegnamento dell’italiano, della matematica e dell’inglese. Significativo sarà verificare la rilevanza che la scuola riserva alle prove Invalsi e alle azioni di miglioramento conseguenti. I genitori dovranno anche porre attenzione alla gestione del tempo scuola e alla presenza del tempo pieno o potenziato e al reale utilizzo nella didattica di attività laboratoriali.

Per quanto riguarda il passaggio alla scuola superiore è fondamentale che la scelta del percorso avvenga in modo ragionato, attraverso la conoscenza del panorama dell’offerta formativa e delle opportunità lavorative che i percorsi offrono dopo il diploma. Questo momento cruciale di scelta richiede ai genitori attenzione alle informazioni e la capacità di farsi guidare da dati oggettivi e non da pregiudizi e mode passeggere. L’obiettivo è, infatti, quello della piena realizzazione personale e professionale dei propri figli che si persegue attraverso la scelta dei percorsi che permettono loro di esplicare al meglio le proprie capacità e potenzialità, generando senso di autostima.

Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del Miur