Consiglio dei Ministri dà via libera a nomine di Azzolina e Manfredi, il giuramento la prossima settimana

da Tuttoscuola

Scuola e Università stanno per dirsi addio, prenderanno due strade diverse. O meglio, due ministeri diversi. A sancire la loro separazione dopo un’unione durata ben 12 anni è stato il Consiglio dei Ministri di oggi, 9 gennaio. Proprio oggi pomeriggio è stato dato infatti il via libera alle nomine dei due nuovi ministri: Lucia Azzolina alla Scuola e Gaetano Manfredi all’Università. Il giuramento dovrebbe avvenire all’inizio della prossima settimana.

Quanto costa dividere il MIUR?

Il testo definito del Dl di oggi definisce inoltre il costo dello “spacchettamento” del Ministero. Secondo quanto riporta Scuola24, per cercare di limitare al minimo l’impatto finanziario dell’operazione verranno ridotti i dipartimenti: da tre si passerebbe a due, entrambi in carico al ministero dell’Istruzione che potrà avere fino a 23 direttori generali. Per università e ricerca non ci sarebbero invece dg, ma un segretario generale e fino a un massimo di 6 uffici dirigenziali generali. Ogni dicastero a quanto pare avrebbe poi un proprio capo di gabinetto. Luigi Fiorentino dovrebbe restare al suo posto e continuare a occuparsi della parte Scuola.

Due ministri, competenze diverse

Il Dl definisce anche quali sono le competenze del ministro della Scuola e quali quelle del ministro dell’Università. Nello specifico, Lucia Azzolina dovrà occuparsi dei temi collegati alle scuole di ogni ordine e grado, dal personale, agli studenti. E non finisce qui. Sempre a lei sarà affidata la gestione degli Istituti Tecnici Superiori, anche se si tratta di percorsi post diploma. Ad occuparsene, per la precisione, potrebbe essere Anna Ascani con una delega ad hoc. Gaetano Manfredi, con l’aiuto di Peppe De Cristofaro, si occuperà invece di  università, ricerca e alta formazione coreutica e musicale.

L’insediamento ufficiale dei due ministri dovrebbe far ripartire la macchina amministrativa attualmente ferma, a partire dalla pubblicazione dei bandi dei concorsi per stabilizzare oltre 48mila cattedre e la partita del rinnovo del contratto del maxi comparto Istruzione e ricerca.