Giornata della Memoria, testimonianza di Segre agli studenti: ‘Mai perdere un minuto di questa emozione che è la vita’

da Tuttoscuola

Standing ovation per dire “grazie Liliana Segre”. Così gli studenti hanno accolto l’arrivo della senatrice a vita al Teatro degli Arcimboldi di oggi, lunedì 20 gennaio. Secondo quanto riportato dall’Ansa, Segre è stata letteralmente sommersa di applausi e incitamenti, mentre i ragazzi commossi cercavano di strapparle uno sguardo chiamandola. Alcuni hanno preparato puzzle di lettere che insieme componevano le scritte: “Grazie Liliana” e “Scudo all’odio è l’amore”. La senatrice ha fatto più volte con la mano il gesto di inviare ai ragazzi un bacio. Sono davvero tantissimi i giovani delle scuole di Milano che si sono riuniti per ascoltare il suo racconto, in vista del Giorno della Memoria del prossimo 27 gennaio. Presente all’evento anche la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. 

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Mi dispiace da matti avere 90 anni e avere così pochi anni davanti. La vita mi piace moltissimo, anche se gli odiatori mi augurano la morte ogni giorno“, ha detto Liliana Segre agli studenti raccontando quindi la sua storia, dall’esclusione dalla scuola in seconda elementare nel 1938 in seguito alle leggi razziali, alla fuga con il padre in Svizzera; e poi la deportazione dal binario 21 della Stazione Centrale di Milano, ora Memoriale della Shoah, e la sofferenza nel campo di Auschwitz. Vita “è una parola importantissima che non va dimenticata mai, perché non si torna mai indietro. Non bisogna perdere mai un minuto di questa straordinaria emozione che è la nostra vita“, ha concluso.

“Siamo noi la sua scorta, tutta la scuola si onora di essere la scorta contro ogni rigurgito negazionista e fascista e contro ogni odio e nella difesa della Costituzione italiana”, ha spiegato la ministra Azzolina, nel discorso di apertura dell’incontro riferendosi alla senatrice, a cui a novembre è stata assegnata la scorta.

“Nella storia di Italia c’è uno spartiacque: le leggi razziali del 1939. C’è un prima e un dopo, oggi l’Italia è un Paese che ripudia la guerra e la dittatura. Le leggi razziali furono leggi criminali, dopo quelle leggi fu l’abisso dei campi. Agli studenti e ai giovani dico: non sottovalutate mai la potenza dell’odio, imprimete nella mente le parole che ascolterete oggi e fatene un faro e una guida – ha aggiunto -. Dovete essere consapevoli, fieri e grati di essere qui oggi. Il pericolo dell’odio riemerge quando si usa un linguaggio aggressivo, anche sui social. Come ministero lavoreremo per farvi diventare attivi, consapevoli e rispettosi”, ha concluso la Ministra.

L’evento, organizzato dall’Associazione “Figli della Shoah”, rientra nel lungo percorso di cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione che ha l’obiettivo di rendere onore alla Memoria di tutte delle vittime della Shoah e delle persecuzioni razziali.