Nuove classi di concorso: no all´approvazione per decreto

Nuove classi di concorso: no all´approvazione per decreto
Non si può aver fretta di approvare un provvedimento che rischia di pesare come un macigno per i prossimi vent´anni

In un momento così delicato e difficile della politica italiana, di fronte alle imminenti dimissioni del governo, alcuni solerti funzionari e consulenti del MIUR stanno cercando di far approvare in fretta e in furia le nuove classi di concorso con un semplice Decreto ministeriale. Ciò potrebbe avvenire in netto contrasto con la legge 133/08 che prevede che la riforma delle classi di concorso avvenga invece con Regolamento sottoposto al vaglio delle competenti Commissioni Parlamentari di Camera e Senato.

La FGU-Gilda degli Insegnanti reputa tale comportamento inaccettabile e chiede che le complesse problematiche inerenti il riordino delle classi di concorso siano oggetto di adeguata riflessione nella futura legislatura con l´intervento anche della sfera legislativa. Infatti, non si tratta di un mero provvedimento “tecnico”, per di più finalizzato a conseguire ulteriori contenimenti di spesa, come alcuni vorrebbero, ma di una norma che interviene profondamente sugli assi culturali delle discipline e riorganizza tutta l´offerta formativa del settore scolastico.

Per la FGU-Gilda degli Insegnanti non è altresì accettabile che tale riordino sia compiuto modificando in itinere la collocazione e le competenze disciplinari dei docenti che stanno da anni svolgendo il loro lavoro specifico professionale, il quale non può essere considerato “prestazione fungibile”.

La immediata revisione delle classi di concorso, così come prevista dalle bozze che sono state recentemente consegnate alle OO.SS., determinerebbe pesanti effetti sulla determinazione degli organici della scuola secondaria laddove è prevista l´unitarietà nella gestione dell´organico degli istituti di istruzione superiore. Ciò significa un incremento della precarietà delle posizioni dei docenti in organico con l´attribuzione di ampia discrezionalità al dirigente scolastico nella scelta delle discipline da assegnare agli insegnanti inseriti in più classi di concorso o nell´ambito disciplinare.

La FGU-Gilda degli Insegnanti chiede quindi che sia interrotta la procedura di approvazione per decreto del provvedimento, che si apra con il futuro Ministro un percorso condiviso per procedere alle necessarie modifiche e che si interrompa contestualmente l´iter per l´indizione dei futuri concorsi per l´insegnamento e per l´attivazione dei futuri TFA (a.a. 2013-14) che prevedono prove e programmi incardinati già nelle classi di concorso riformate.