QUISQUILIE

print

QUISQUILIE

(poi dicono che bisogna valutare la “qualità” delle scuole)

 

Nel modulo standard predisposto dal MIUR  per le iscrizioni on line per il 2013-2014 (CM 96/2012), nella parte dedicata all’informativa per la privacy, si legge, fra l’altro: “…in attesa del regolamento previsto obbligatoriamente dal Garante con provvedimento a carattere generale del 30/6/2005…..” .

Peccato che il regolamento invece esiste ed è il DM 7/12/2006, n.305: “Regolamento recante identificazione dei dati sensibili e giudiziari trattati e delle relative operazioni effettuate dal Ministero della pubblica istruzione, in attuazione degli articoli 20 e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, recante «Codice in materia di protezione dei dati personali».

 

Naturalmente niente di grave e nessuno vuole accusare nessuno; una svista può capitare a chiunque. L’occasione é buona tuttavia per sottolineare ancora l’enorme e incontrollata proliferazione di norme, decreti, regolamenti, adempimenti, pareri, statistiche etc (molti dei quali inutili) che rendono la vita impossibile alle amministrazioni pubbliche. Con anche alcuni risvolti comici, come per la vicenda del “certificato delle competenze”:

a) che ormai non interessa a nessuno;

b) le recenti norme sull’autocertificazione obbligatoria impediscono di fatto agli alunni di impiegare il certificato rilasciato dalle scuole e li costringe ad autocertificarselo da sé.

Forse un atto di buon governo sarebbe proprio quello di cominciare a sfoltire l’enorme massa delle norme.

 

Il presidente provinciale

Giuseppe Guastini