“Caro Presidente, ma perché i prof vengono cambiati a metà dell’anno?”

da lastampa.it

“Caro Presidente, ma perché i prof vengono cambiati a metà dell’anno?”

Una scuola tecnica di Carpi bersagliata dalle sostituzioni scrive una lettera a Giorgio Napolitano
luigi grassia
Non è bello quando succede: l’anno scolastico parte con un professore ma più o meno a metà percorso l’insegnante cambia, con buona pace della continuità didattica. E quel che più disturba è che il turnover certe volte non è dovuto a imprevedibili ragioni di forza maggiore, come ad esempio una malattia del prof, ma al prevedibilissimo aggiornamento delle graduatorie, che (chissà perché) scatta fra dicembre e gennaio anziché a settembre. Così gli allievi di un istituto tecnico particolarmente tartassato da questa imperdonabile sciatteria burocratica (hanno già cambiato un insegnante e stanno per cambiarne altri tre) hanno scritto una lettera al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per chiedere «perché?». E la segreteria del Quirinale promette una risposta.

 

La lettera dell’Istituto commerciale Meucci di Carpi è ben scritta e incisiva e persino un po’ impertinente nella sua franchezza e non richiede una lunga introduzione ma una studentessa (il suo nome è Luly) che ha materialmente contribuito a redigere il testo tiene ad aggiungere al telefono che non ha niente da ridire sulla nuova insegnante, a sua volta vittima di un sistema assurdo: «Stavano per arrivare le vacanze di Natale e lei un venerdì a Napoli è stata informata che doveva prendere servizio in provincia di Modena lunedì». Ma a settembre, perché non gliel’hanno detto già a settembre? E altri tre professori in quel solo istituto stanno per essere cambiati. Nota bene: Carpi è nella zona del terremoto dell’Emilia ma con questa storia il sisma non ha niente a che fare. Anzi semmai in questa zona si richiederebbe un surplus di attenzione da parte dei funzionari, per evitare di aggiungere danno a danno.

 

Ecco il testo della lettera a Giorgio Napolitano; segue un commento del ministero.

 

«Caro Presidente,

siamo gli alunni dell’Iis Meucci di Carpi, in provincia di Modena.

Le scriviamo per manifestare il nostro dissenso riguardo al ritardo delle operazioni di aggiornamento delle graduatorie d’istituto dell’anno scolastico 2012/2013.

A causa di tale disservizio, buona parte dei nostri docenti, che sono precari, dopo le vacanze natalizie non saranno più nostri docenti e verranno sostituiti da quello che ci dicono essere “l’avente diritto”.

Nulla da eccepire sul diritto di questo nuovo docente ad occupare il posto che gli compete, ma il «nostro» diritto? Perché a quello nessuno sembra pensare? Perché questo docente “avente diritto” non si riesce a nominarlo per tempo già a settembre?

 

Ma ha idea del disagio che ha comportato per noi tale ritardo?

Innanzi tutto disomogeneità dell’insegnamento, che si aggiunge all’instabilità nella relazione virtuosa che dovrebbe instaurarsi tra alunno e insegnante. Solo e soltanto un insegnamento regolare e continuo potrà rispondere a parte delle aspettative che tutti noi abbiamo nei confronti della scuola pubblica.

Molte classi del nostro istituto si sono trovate da uno a tre insegnanti cambiati dall’inizio di quest’anno scolastico. In qualche classe nella stessa disciplina si sono alternati ben tre insegnanti dall’inizio dell’anno.

Tutto ciò è inaccettabile e vergognoso, perché ogni volta ci troviamo a dover imparare a conoscere da capo un nuovo insegnante. Questo, oltre ad essere difficile, visto che siamo già a metà anno, è un’evidente perdita di tempo per il nostro percorso scolastico.

 

Ci dica qualcosa che ci faccia sperare che questo problema possa essere risolto, prima o poi.

Cordiali saluti

Alunne ed alunni dell’Iis Meucci di Carpi»

 

Senza entrare nel merito della vicenda di Carpi, ma parlando del problema in generale, dal ministero il capo dipartimento istruzione Lucrezia Stellacci commenta che «se si tratta di docenti di ruolo le sostituzioni non dovrebbero essere possibili. C’è una norma secondo cui dopo il 20° giorno dall’inizio delle lezioni non si può più cambiare l’insegnante. Se invece si parla di supplenti, di precari, possono essere sostituiti se cambiano le graduatorie, o se quelle d’istituto non sono definite per tempo. E poi ci sono gli insegnanti che trovano un’offerta migliore e se ne vanno».

 

Invece quella insegnante di Ricezione alberghiera all’Istituto commerciale Meucci di Carpi ha dovuto dare forfait suo malgrado e adesso Luly, a nome dei suoi compagni di scuola e con tanto affetto per la nuova prof, dice con semplicità: «Ci spiace tanto che sia andata via».