Scuola, iscrizioni online sfida vinta: all’appello mancano solo in 18mila

da Repubblica.it

Scuola, iscrizioni online sfida vinta: all’appello mancano solo in 18mila

Alla scadenza del termine del primo inserimento telematico nelle scuole italiane sono a posto oltre il 99% del milione e mezzo di alunni dei primi anni. Ma 3 famiglie su 10 hanno dovuto ricorrere alle segreterie scolastiche. “Si sono risparmiati 5 milioni di fogli di carta e si programma l’anno con sei mesi d’anticipo”

di SALVO INTRAVAIA

Alla fine mancano all’appello “soltanto” 18mila alunni. Un vero successo. Dopo 39 giorni di polemiche, server impallati e diversi ritocchi al cervellone ministeriale per rendere tutto più semplice, si chiudono le prime iscrizioni telematiche della scuola italiana. E la sfida delle iscrizioni online lanciata dal ministro dell’Istruzione Francesco Profumo può considerarsi vinta. Del milione 568mila e 650 alunni previsti per l’iscrizione al primo anno dei diversi ordini –  primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado  –  della scuola statale, al cervellone di viale Trastevere ne risultano pervenute 1.550.794.

La nota diramata qualche minuto fa da viale Trastevere è entusiastica. Si parla del 99,3 per cento di istanze caricate rispetto alle attese. Delle domande relative alla scuola paritaria, che avrebbero fatto raggiungere la cifra di un milione e 700mila iscritti in prima, non si sa nulla. Anche perché le famiglie che intendevano iscrivere nelle private i propri figli potevano anche procedere in maniera tradizionale: modulo di carta da compilare a penna. I più meticolosi sono stati i genitori che hanno iscritto i figli in prima media che addirittura risultano di più di quelli attesi: il 103 per cento.

I meno attenti sembrano quelli delle scuole superiori, dove mancano all’appello quasi il 6 per cento delle iscrizioni pronosticate. Semplici ritardatari o potenziali dispersi? A tal proposito la novità introdotta da Profumo potrebbe consentire al ministero dell’Istruzione

di fare venire a galla in tempi brevi un fenomeno  mai semplice da individuare: la dispersione scolastica. Ogni anno, infatti, nonostante l’obbligo, un certo numero di alunni  –  soprattutto alle superiori  –  non si iscrive a scuola. E potrebbero essere proprio quelli che mancano alla chiusura del sistema informativo del ministero dell’istruzione alle 24 di ieri.

Ma anche il successo delle prime iscrizioni online della scuola non riesce a nascondere le difficoltà di tantissime famiglie italiane con computer e internet. Sono state infatti soltanto 7 su 10 quelle che sono riuscite a caricare la domanda di iscrizione da casa. Il resto, quasi mezzo milione, è stata costretta a rivolgersi alle scuole. I più bravi sono risultati i lombardi, con l’81,4 per cento di genitori autosufficienti, i meno bravi in Puglia, dove meno della metà delle famiglie  –  il 46,3 per cento  –  è riuscita a caricare l’istanza da casa. A Sud, come aveva pronosticato Repubblica.it, le maggiori difficoltà.

E il successo delle iscrizioni online spazza via anche la polemica sulla proroga richiesta dal Pd e dall’Anief prima delle elezioni, che il ministro Profumo non ha voluto concedere per “abituare gli italiani a rispettare le scadenze”. La tecnologia applicata alla vita di tutti i giorni ha consentito un risparmio di ben 5 milioni di fogli di carta, spiegano dal ministero, e di 84mila ore di lavoro nelle segreterie scolastiche. Inoltre, la pianificazione delle attività didattiche potrà iniziare con largo anticipo. “Un vantaggio considerevole  –  spiegano dal Palazzo della Minerva  –  che permette di programmare e organizzare le attività didattiche del prossimo anno scolastico con quasi 6 mesi di anticipo”.

“In precedenza invece, dopo la scadenza dei termini per la presentazione delle domande cartacee, le segreterie scolastiche iniziavano un lavoro di trasmissione dei dati dai moduli cartacei alle banche dati che impegnava le circa 10mila segreterie scolastiche diffuse sul territorio per oltre un mese, posticipando così il lavoro di organizzazione e pianificazione delle attività didattiche degli istituti”.

E con le iscrizioni online è venuta alla luce anche la storia di Diego, il milionesimo iscritto, che il prossimo anno inizierà a frequentare la prima elementare. Con la sua famiglia  –  e il fratellino disabile  –  vive a  Fabbriche di Vallico (LU), piccolo comune della Garfagnana, e lo scorso 13 febbraio è stato raggiunto dalla telefonata del ministro Profumo che lo ha premiato con un viaggio a Roma, cui parteciperanno i familiari e la classe per una visita al Quirinale  e alle sedi istituzionali. “In ogni caso  –  precisano dal ministero  –  le iscrizioni saranno consentite a tutti, indipendentemente dai termini stabiliti e seppure attraverso procedure meno immediate per genitori e scuole, in modo che venga garantito a tutti il diritto all’istruzione”.